DANIELE DE SALVO
Cronaca

Pescate, il ponte e la guerra ai Tir: 200 camionisti contro il sindaco

Dante De Capitani ha vietato il passaggio dei mezzi sugli svincoli. A breve incontro col prefetto. I trasportatori annunciano azioni legali

Il ponte Manzoni che collega Pescate a Lecco e nel riquadro il sindaco De Capitani

Il ponte Manzoni che collega Pescate a Lecco e nel riquadro il sindaco De Capitani

Pescate, 9 marzo 2025 – Duecento autotrasportatori sono pronti a marciare contro il  il sindaco di Pescate, Dante De Capitani, “colpevole” di proibire il passaggio dei loro tir sugli svicoli di ingresso e uscita del Terzo ponte della Statale 36.

Paventano inoltre azioni legali per il danno economico provocato dal divieto. Sono almeno una mezza dozzina a settimana i camionisti al volante di mezzi per trasporti eccezionali e fuori misura che devono allungare il giro a causa dello stop imposto dal primo cittadino pescatese, che tuttavia non si lascia spaventare da manifestazioni, né da richieste di risarcimento.

Anzi, rilancia. “Verificherò anche la situazione dei sottopassaggi che attraversano la provinciale – spiega De Capitani -. Se riscontrerò problemi, inibirò il transito dei tir pure sulla ex Statale 36. Sono stato eletto per tutelare i miei cittadini e quanti frequentato il nostro paese, non gli interessi degli autotrasportatori”.

Lo stop ai tir sulle rampe di accesso e uscita del Terzo ponte della Superstrada Milano – Lecco è infatti scattato dopo aver notato possibili problemi di staticità al sottopasso della pista ciclopedonale sotto le rampe degli svincoli.

Al momento è stata autorizzata una sola eccezione. “Un solo caso particolare urgente – conferma il sindaco -, in base alla relazione di un ingegnere specialista che se ne è assunto la responsabilità a determinate condizioni e precise prescrizioni. Per il resto nessun dietro front, non rilasciamo più alcuna autorizzazione per i tir”.

La soluzione per Dante De Capitani è una sola: che delle rampe, ora in carico ai funzionari della piccola amministrazione comunale pescatese, se ne facciano carico i tecnici di Anas, che hanno competenze e risorse economiche necessarie per la manutenzione.

“Altrimenti che i soldi per un ingegnere strutturale, prove di carico, sistemare il sottopasso e le rampe li cacciano gli autotrasportatori, visto quello che hanno da guadagnarci – pone l’alternativa il sindaco -. E che si assumano pure la colpa di possibili disastri, che non devono capitare ma poi succedono, come per il cavalcavia di Annone Brianza”. Per dirimere la questione in settimana il prefetto di Lecco Sergio Pomponio dovrebbe incontrare sia il sindaco, sia i vertici della Fai, la Federazione italiana autotrasportatori, che accusano di “essere ostaggio di decisioni arbitrarie”.