
I cittadini e gli amministratori locali brianzoli si schierano con gli operatori sanitari dell’ospedale di Merate per bloccare lo smantellamento del San Leopoldo Mandic. Più di 3mila persone, nel giro di un paio di giorni, si sono unite ai dipendenti che lavorano nel nosocomio meratese e hanno firmato la loro petizione per denunciare chiusure di reparti, riduzioni di attività e trasferimenti di servizi con il pretesto della riorganizzazione per fronteggiare la pandemia di Covid. Ad esempio è stata chiusa la Psichiatria nonostante l’aumento dei casi di sofferenza psichica proprio anche a causa del lockodown. Stessa sorte è stata riservata alla Chirurgia pediatrica. La raccolta firme verrà protocollata al Pirellone.
"Chiediamo impegni chiari e precisi su come si intende far ritornare l’ospedale di Merate un luogo di riferimento e attrattivo, come in passato, per utenza e lavoratori, puntando sulla qualità, variabilità e quantità delle prestazioni offerte e qualità dell’ambiente lavorativo", si legge nella petizione. Pure i sindaci del Meratese stanno preparando un loro documento da inoltrare direttamente al presidente lombardo, Attilio Fontana, e all’assessore regionale al Welfare Letizia Moratti, poiché non riescono a interloquire con il direttore generale dell’Asst lecchese, Paolo Favini. Daniele De Salvo