
Piani dei Resinelli Ricchezza dalle ex miniere Ora richiamano i turisti
di Daniele De Salvo
Dalle viscere della Grigna ai Piani dei Resinelli non si estraggono più minerali preziosi, ma le miniere dismesse dei Piani dei Resinelli continuano lo stesso a valere parecchio, anzi forse ancora più di prima. Rappresentano, infatti, un patrimonio di storia locale e adesso anche di turismo, perché sono state trasformare in un parco geominerario aperto ai visitatori che possono esplorare in sicurezza gli antichi cunicoli scavati a partire almeno dal 1.600. Lì si cavava galena argentifera, un solfuro di piombo che contiene percentuali sensibili di argento, oppure salerite, un solfuro di zinco. Sono rimaste attive fino al 1958, quando sono state poi chiuse e smantellate poiché non più redditizie. Nel 2002 sono state però riaperte per consentire ai turisti di visitarle, salvo chiudere di nuovo per pochi mesi nel 2022 e riaprirle di nuovo ancora più sicure, grazie ad un contributo regionale di 5 milioni di euro che ha permesso di rendere fruibili 12 miniere in Lombardia.
I visitatori possono così indossare per qualche ore l’elmetto da minatori, venerare come loro la statuetta della loro patrona Santa Barbara posta all’ingresso dei cunicoli, sperimentare e apprezzare il duro lavoro che hanno svolto per secoli, addentrarsi in una sorta di viaggio a ritroso nel tempo.
"I parchi geominerari sono il cuore della Lombardia - spiega l’assessore regionale lombardo all’Ambiente e Clima Giorgio Maione che l’altra mattina, insieme al sottosegretario all’Autonomia e Rapporti con il Consiglio regionale Mauro Piazza, è stato tra i visitatori delle miniere dei Resinelli -. Sanno suscitare emozioni straordinarie e sono fonte di attrazione e di conoscenza scientifica". Durante la scorsa stagione le miniere dei Resinelli sono state visitate da oltre 5mila persone. Le miniere recuperate sono tre: Anna, la più antica; Sottocavallo su sette livelli, vietata agli under 13; Silvia, caratterizzata da una sala in cui è stato realizzato un piccolo palco per suggestivi concerti. Ad accompagnare i visitatori ci pensano le guide del Grignolo, che gestiscono anche il parco minerario di Cortabbio di Primaluna.