L’ha picchiata a sangue e le ha spaccato letteralmente la faccia a pugni, davanti agli occhi del loro figlio piccolo che piangeva disperato. Nemmeno le braccia tese del bimbo verso la madre come per proteggerla e il suo pianto a dirotto l’hanno convinto a smetterla. Dopo avere finito di pestata, l’ha caricata in auto e l’ha portata in ospedale. Vittima dell’ennesimo episodio di violenza è una donna straniera di 35 anni che abita nel Meratese. "È stato mio marito", ha confessato la trentacinquenne in lacrime agli operatori sanitari e ai medici del Pronto soccorso del Mandic che si sono presa cura sia di lei e di suo figlio, un bimbo di appena 10 mesi. Aveva i denti rotti, gli occhi pesti, il naso sanguinante, il viso ricoperto da una maschera del suo stesso sangue e altri lividi e graffi su tutto il corpo, segni evidenti dell’aggressione senza pietà appena subita. Non era nemmeno il primo pestaggio: già in passato il marito l’aveva picchiata e accompagnata in ospedale. Lei tuttavia alla fine è sempre ritornata da lui.
Non questa volta. Il marito è stato allontanato a forza dall’ospedale, dove stava aspettando che la dimettessero per riportarla a casa con lui come se nulla fosse accaduto. Dopo un paio di giorni di ricovero nella stanza appositamente allestita in Pronto soccorso per accogliere al meglio le donne vittime di violenza grazie a una donazione delle socie di Soroptimist, sia lei che il bimbo piccolo sono stati poi trasferiti in una struttura protetta e segreta. I carabinieri stanno lavorando al caso di codice rosso insieme al pm incaricato delle indagini per disporre eventuali provvedimenti a carico del marito.
Daniele De Salvo