REDAZIONE LECCO

Pioverna prosciugato? "Un incubo per tutti"

Sindaci del territorio e associazioni coalizzati contro l’ennesimo impianto idroelettrico

"Il Pioverna non è solo un torrente, il Pioverna rappresenta la Valsassina e l’Alto Lario. Deviarne e prosciugarne l’acqua per alimentare l’ennesimo inutile minuscolo impianto idroelettrico significherebbe compromettere l’intero sistema della Valsassina e dell’Alto Lario". Ad avvisare che il Pioverna non può essere sfruttato e deviato oltre è Stefano Simonetti, presidente provinciale della Fipsas che è la Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquea e consigliere provinciale che ieri ha Villa Locatelli durante la conferenza dei servizi appositamente convocata ha coalizzato i sindaci del territorio e gli ambientalisti di Wwf e Legambiente per chiedere di cassare la richiesta di una nuova derivazione del torrente nel tratto tra Cortenova e Taceno per alimentare appunto un’altra mini centrale. L’intombamento del Pioverna in un tubo provocherebbe la secca totale dell’alveo d’estate, la morte per asfissia di tutti i pesci, l’aumento del rischio di smottamenti in un territorio già a rischio ma anche la fuga di villeggianti e turisti. Lungo il Pioverna infatti corre una pista ciclabile costruita lì apposta e si sviluppano sentieri per passeggiate. Il Pioverna inoltre ha scavato l’Orrido di Bellano e senza acqua e il fragore della cascata l’attrazione naturale di cui è stato raddoppiato di recente il percorso per i visitatori nemmeno esisterebbe. Per conoscere il verdetto sulla sorte del Pioverna bisognerà aspettare però almeno il mese prossimo, perché la riunione sull’autorizzazione o meno ad un’altra derivazione è stata aggiornata al 18 gennaio. Un tema delle captazioni che agita il territorio. Negli anni scorsi diversi residenti si sono mobilitati per salvare torrenti e piccoli corsi d’acqua dalle mini dighe. D.D.S.