DANIELE DE SALVO
Cronaca

Chiusa pizzeria in odore di mafia a Galbiate. Ma il gestore incassa solidarietà

Sono tanti i messaggi sui social di vicinanza al ristoratore legato alla famiglia Coco Trovato

Il prefetto di Lecco, Castrese De Rosa, con la stretta collaboratrice Marcella Nicoletti

Galbiate (Lecco) - Un centinaio di "like", altrettanti commenti e decine di condivisioni che rimbalzano e si moltiplicano di pagina in pagina e di profilo in profilo sui social. Sono i numeri del consenso sul web ad Augusto Gandolfi, l’imprenditore di 49 anni di Calolziocorte a cui l’altro giorno è stata chiusa la sua pizzeria "Le Chich" di Galbiate, poiché a gestirla non sarebbe stato lui, ma ancora una volta la 58enne Valentina Trovato, sorella minore del 74enne Franco Coco Trovato, padrino della picciotteria lecchese al 41bis ed ex moglie di Luigi Alcaro, di due lustri più grande, catturato nel 2006 nella retata antimafia di "Oversize" per traffico di droga.

Nonostante sul locale del 49enne, che è un ex carabiniere, si sia abbattuta per la terza volta la scure di un’interdittiva antimafia, a cui nessuno degli ex proprietari ufficiali si è mai opposto con un ricorso, molti difendono apertamente in rete sia lui sia la "socia occulta", schierandosi contro il prefetto di Lecco e gli investigatori del Gruppo interforze antimafia che hanno decretato la sospensione dell’attività.

Ai pochi che si sono dissociati sono state riservate minacce: "Ma la finisci o vengo nella via che hai scritto che la conosco benissimo?", è il messaggio pubblico postato da una della "famiglia" contro chi ha "osato". Le cifre degli "inchini virtuali" a chi si teme possa essere una testa di legno dei discendenti del padrino in cella e l’ostinazione con cui molti continuano a negare la presenza degli uomini e delle donne d’onore in paese, stridono con le evidenze che indicano Galbiate come una sorta di Aspromonte sul Lario. Qui sono stati confiscati 5 beni agli affiliati al clan Trovato. Tra questi le villette di Vincenzo Musolino e Mario Trovato: il primo, 67 anni, è cognato del boss di cui per i giudici sarebbe stato la “mente finanziaria“,il secondo, Mario, morto a dicembre per Covid a 71 anni, era il fratello minore e l’erede di Trovato. "Sembra che molti rifiutino o abbiano paura di ammettere che nella nostra provincia sussistono infiltrazioni mafiose di stampo ndranghetista", conferma la sensazione di "omertà" il prefetto di Lecco, Castrese De Rosa, che nel 2021 ha firmato 15 provvedimenti interdittivi antimafia, 3 solo a ottobre, 2 nell’ultima settimana, a cui verosimilmente ne seguiranno altri. "La mafia non è affatto invincibile, è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà una fine", sosteneva Giovanni Falcone.