
Progetto pilota dalla Prefettura. Nuovo centro d’accoglienza: "Un’integrazione concreta"
LECCO
Da 20 a 35 nuovi profughi settimana prossima sbarcheranno nel nuovo centro di accoglienza temporanea di Lecco. L’ex scuola del rione Bonacina, per 7 o 8 settimane ma non di più, diventerà la loro casa. Entro la fine dei due mesi da lì dovranno sgomberare, perché cominceranno i lavori per realizzare il nuovo asilo comunale.
Oltre a vitto e alloggio, con i letti messi a disposizione dalla Croce Rossa, i richiedenti protezione internazionale riceveranno istruzione e assistenza anche psicologica. Il prefetto Sergio Pomponio e il suo capo di gabinetto Paola Cavalcanti hanno elaborato un nuovo progetto pilota con gli operatori del Terzo settore per garantire integrazione vera, poiché l’immigrazione di massa non può più essere considerata né gestita come un’emergenza.
Saranno i volontari dell’associazione Lezioni al Campo e di Les Cultures a insegnare l’italiano agli stranieri e a fornire loro supporto, come del resto avveniva prima della riduzione dell’importo riconosciuto a chi gestisce i centri per l’accoglienza di ogni richiedente asilo. "Gli ospiti presumibilmente saranno tutti giovani – spiega Cavalcanti – Non ci saranno minori né nuclei familiari". Attualmente sono poco più di 500 i richiedenti asilo ospitati nel Lecchese, un numero molto esiguo. Non si sono inoltre registrate, almeno ultimamente, situazioni problematiche.
Molti sindaci però oppongono resistenza. Con il progetto pilota la Prefettura spera di vincerne le remore. Ciò consentirebbe pure di accantonare l’ipotesi di realizzare centri di accoglienza con container e prefabbricati, eventualità che nel breve periodo è scongiurata grazie al nuovo hub di Bonacina.
Daniele De Salvo