Per il futuro nuovo quarto ponte di Lecco occorre fare in fretta, ma bisogna anche farlo a due corsie, una in ingresso, l’altra in uscita. A richiamare all’ordine il ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini, che nei giorni scorsi ha incontrato i sindaci di Lecco e Pescate e la presidente della Provincia per assicurare che presto inizieranno i lavori, già in ritardo ancora prima di cominciare, è il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giacomo Zamperini. "Prendo atto dalle rassicurazioni del ministro sulla partenza del cantiere del quarto ponte, un’opera fondamentale per il territorio – spiega Zamperini, che da subito ha sostenuto il primo cittadino lecchese nel chiedere un ponte con corsie di ingresso e uscita da Lecco –. Mi aspetto però che vengano date risposte anche sullo studio di fattibilità per l’utilizzo della struttura a doppio senso di marcia".
Il progetto originario prevedeva solo la corsia in ingresso a Lecco più una pista ciclopedonale, una soluzione che tuttavia porterebbe ulteriore traffico in città. Da qui il cambio in corsa: la ciclabile diventerà una corsia di marcia. "Da sempre sostengo la necessità di utilizzare il nuovo ponte a doppia corsia – prosegue Zamperini –. Mi aspetto e ci aspettiamo tutti di conoscere in che tempi sarà pronto, così da velocizzare il più possibile i passaggi tecnici che si renderanno necessari per arrivare alla doppia corsia".
Il futuro nuovo ponte sarà realizzato accanto al terzo ponte Alessandro Manzoni della Statale 36, ma servirà al traffico locale.
Dovrebbe essere ultimato entro l’inizio delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, perché è considerata un’infrastruttura strategica per velocizzare e migliorare gli spostamenti tra Milano e la provincia di Sondrio, durante l’appuntamento dei Giochi a cinque cerchi.
Per l’opera sono stati stanziati 35 milioni di euro, ma si attende il varo di un decreto apposito per superare alcune difficoltà burocratiche sul calcolo dell’Iva e su chi eventualmente debba pagarla.