
Le tre vittime di turno senza accorgersene si sono ritrovati accerchiati
Lecco – Tre ragazzini di 12 anni aggrediti dal branco. “Ci hanno minacciato con un coltello, volevano i soldi”, raccontano ancora sotto shock i tre. È successo a Lecco, in centro, sul sagrato della basilica di San Nicolò, in pieno giorno. I tre amici ono stati circondati da alcuni ragazzi poco più grandi: verosimilmente italiani di seconda generazione. Le tre vittime di turno senza accorgersene si sono ritrovati accerchiati, sopraffatti e senza via di uscita. Uno degli aggressori ha estratto di tasca un coltello a serramanico e l’ha puntato contro i tre. Un passante ha fortunatamente visto lo strano drappello, ha intuito che stava accadendo qualcosa di brutto ed è intervenuto: i baby criminali sono così sciamati via di corsa, senza proseguire oltre.
“Gli episodi violenti registrati a Lecco sono tre volte tanto rispetto ai reati commessi nei paesi di provincia”, spiegano il consigliere regionale Giacomo Zamperini, il capogruppo in Consiglio comunale Filippo Boscagli e il presidente del circolo di Fratelli d’Italia Massimo Sesana. Un brusco passo indietro a Lecco, dove sembrava che simili situazioni fossero state arginate. Invece. "Troppe volte il tema della sicurezza è stato derubricato a semplice “percezione“, ma un coltello in faccia a tre bambini non è “percezione“ - spiega Filippo Boscagli -. Certamente è un problema enorme educativo e generazionale, che va be oltre Lecco, ma bisogna combattere e schiacciare quella che a tutti gli effetti è una violenza criminale che colpisce i lecchesi”.