Bellano (Lecco) – L’inseguimento, gli spari, la fuga in superstrada senza vie d’uscita, un bandito che assalta una banca armato di due pistole. Poi scappa, da solo, mentre guida a forte velocità un furgone rubato e spara alle pattuglie che spuntano da ogni lato. Finendo in un letto di ospedale con due proiettili in corpo, a una gamba e a un braccio. Una trama degna degli assalti armati degli anni Settanta, catapultata in un presente che ieri non ha lasciato scampo a Michelangelo Barbara, 48 anni, ora piantonato all’ospedale di Lecco con le accuse di tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale, in attesa di raccogliere elementi che lo mettano in relazione con la tentata rapina di questa mattina alla filiale Crédit Agricole all’interno del centro commerciale di Castione Andevenno, in Valtellina. Le pattuglie di polizia e carabinieri in servizio in alto lago, fin da subito si erano messe alla ricerca del furgone segnalato, intercettandolo poco dopo, alla guida del furgone bianco rubato alcuni giorni fa in provincia di Sondrio.
La fuga sulla statale 36
Ma quando hanno cercato di fermarlo, l’uomo ha iniziato una fuga al limite del cinematografico, a folle velocità, sulla statale 36 diretto verso Lecco. Sirene e colpi di pistola. Un inseguimento proseguito per una quarantina di chilometri, fino alla galleria del tratto all’altezza dello svincolo di Bellano, dove Barbara ha esploso alcuni colpi di pistola contro le auto in sirena. Uno dei quali avrebbe colpito una pattuglia dei carabinieri.
La sparatoria e l’arresto
Nella sparatoria che si è innescata, l’uomo è stato raggiunto da due proiettili, alla gamba e a un braccio: è stato bloccato, tirato giù dal furgone e immobilizzato, impedendo un ultimo tentativo di reazione, mentre arrivavano i soccorritori che lo hanno trasportato all’ospedale di Lecco, dove si trova tuttora, strettamente piantonato e in arresto. Gli sono state medicate le ferite, ma le sue condizioni non sono considerate gravi. Nel frattempo, sul furgone sono state trovate e sequestrate una 357 Magnum e una semiautomatica.
Le indagini
Le indagini sono condotte dai carabinieri di Sondrio, coordinate dalla Procura di Lecco. Oltre alle contestazioni in flagranza, stanno raccogliendo elementi per confermare se, come è sembrato fin dal primo istante, Barbara sia anche responsabile della tentata rapina in banca. E per capire se ha agito da solo o se qualcuno lo avrebbe aiutato per mettersi al sicuro dopo un colpo realizzato in una zona senza vie di fuga, nella certezza che, ogni direzione imboccata, sarebbe stata facilmente bloccata dalle forze di polizia.
"Episodio gravissimo”
“L’inseguimento seguito alla tentata rapina culminato in una sparatoria – commenta Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato – è stata l’ennesima situazione di gravissimo pericolo affrontata dagli agenti, la cui grande professionalità e preparazione ha consentito di evitare che tutto finisse anche peggio”. Massimiliano Dario, segretario Fsp Sondrio, aggiunge che “si tratta di un episodio estremamente grave, che ha messo a rischio l’incolumità dei cittadini e degli operatori intervenuti, accaduto in un territorio considerato relativamente tranquillo”.