Quattro interdittive antimafia nel 2024, 17 nell’ultimo anno e mezzo, al ritmo di una al mese. L’ultima, il mese scorso: ha portato alla chiusura del Farfallino, un circolo Arci di Lecco, di cui era stato eletto vicepresidente Giuseppe Mazzei, imprenditore di 50 anni legato ai Trovato e Co., arrestato nel 2006 durante l’operazione antimafia Oversize e condannato a 9 anni di reclusione. È stata la prima interdittiva contro un circolo ricreativo e culturale.
"È inquietante – commenta Alberto Bonacina, referente provinciale dell’associazione Libera contro le mafie, a cui tra l’altro aderiscono anche i circoli Arci –. Un circolo Arci non rappresenta un business economico, come un’impresa, perché i soldi che girano sono veramente pochi. Infiltrarsi in un circolo Arci significa mettere le mani su un patrimonio di relazioni e di conoscenze di persone, che sono un capitale probabilmente ancora più prezioso dei soldi". Le continue interdittive, comprese le ultime, dimostrano che in provincia di Lecco i mafiosi ci sono e resistono, nonostante le indagini, gli arresti, le condanne, le confische e le uscite di scena degli esponenti di spicco. D.D.S.