
Un centro per l’impiego (foto di archivio)
Lecco - Prendono il reddito di cittadinanza in attesa di trovare un lavoro, ma quando è stato offerto loro un posto, il lavoro lo hanno rifiutato, anzi si completamente eclissati. Tra giugno e luglio i funzionari di quello che una volta era l’Ufficio di collocamento di Lecco e di Merate hanno tentato in tutti i modi di contattare e reclutare 47 lecchesi che percepiscono il reddito di cittadinanza che però non hanno mai risposto né alle telefonate, né alle mail, nemmeno agli sms o ai messaggi WhatsApp, nonostante l’assegno del reddito di cittadinanza lo abbiano comunque regolarmente incassato. Per richiamare i 47 all’ordine gli impiegati dei due Centri dell’impiego provinciali hanno inviato a tutti una raccomandata con ricevuta di ritorno, in alcuni casi ne hanno inviate due di raccomandate non una, ma in 35 non hanno fornito lo stesso nessun cenno, sebbene appunto il reddito di cittadinanza risulta lo abbiano continuato a prendere e spendere. A raccontarlo, nel verbale pubblico di una determina provinciale, è Cristina Pagano, dirigente di Villa Locatelli.
«Il Centro Impiego di Lecco nel mese di giugno 2021 ha provveduto a inviare raccomandate ad altrettanti beneficiari del reddito di cittadinanza che non si sono presentati alle convocazioni tramite telefono, mail e sms, mentre il Centro Impiego di Merate a luglio 2021 ne ha inviate 14 – spiega –. Su 47 persone convocate, 35 persone non hanno fornito la documentazione attestante il giustificato motivo oggettivo per l’assenza e le raccomandante inviate loro sono ritornare al mittente per compiuta giacenza o destinatario sconosciuto". I furbetti e i fantasmi del reddito di cittadinanza sono stati segnalati agli ispettori dell’Inps: rischiano dalla decurtazione di un mese fino alla cancellazione del reddito di cittadinanza. A luglio so stati 1.586 i lecchesi che hanno beneficiato del reddito con un assegno medio di 480 euro.