DANIELE DE SALVO
Cronaca

Ricatti a luci rosse e minacce con l’ascia; lo stalker delle minorenni questa volta finisce in carcere

Lecco, una diciassettenne l’ultima vittima. L’ha aspettata, accetta in mano, fuori da scuola

Era l'incubo delle ragazzine, soprattutto le più fragili, ora lo stalker è in galera

Era l'incubo delle ragazzine, soprattutto le più fragili, ora lo stalker è in galera

Lecco, 30 agosto 2024 –  Ricatti a luci rosse e minacce con l’ascia all’uscita da scuola. Gli agenti della Mobile di Lecco hanno arrestato per stalking un lecchese di 27 anni, che ha trasformato per mesi in un inferno la vita della sua ex ragazza, una studentessa di 17 anni. Per costringerla a stare con lui l’ha ricattata, giurandole che avrebbe postato in rete suoi video e foto intimi. In almeno due occasioni inoltre l’ha aspettata al varco con un’ascia, anche fuori dall’istituto dove lei frequenta le superiori. Per questo era già finito in manette e in un’aula di tribunale, salvo essere poi rilasciato a piede libero con il solo obbligo di presentarsi in caserma. Non era nemmeno la prima volta: in precedenza aveva infatti stalkerato altre adolescenti, le sue prede preferite, riuscendo però sempre a non pagare pegno, o a cavarsela al massimo con un ammonimento ufficiale da parte del questore.

La tecnica per abbordare le sue vittime, quasi sempre fragili e con situazione di difficoltà alle spalle, era sempre la stessa: regalini e smancerie. Solo dopo averle circuite e spinte ad innamorarsi di lui gettava la maschera, con vessazioni, controllo maniacale in tutto e per tutto, perfino la violenza fisica, certo che tanto non lo avrebbero mai denunciato perché in preda ad una sorta di sindrome di Stoccolma. Nei giorni scorsi tuttavia l’epilogo è stato finalmente diverso. Dopo essersi di nuovo avvicinato brandendo ancora un’accetta alla sua ultima fidanzatina, che non sapeva più come tenerlo lontano, investigatori e inquirenti hanno impresso un’accelerata e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari un mandato di cattura, prima che la situazione degenerasse ulteriormente. Le accuse per lui sono quelle di atti persecutori e lesioni nei confronti di minorenne. “Le risultanze probatorie hanno consentito di ottenere prontamente la misura della custodia cautelare in carcere e l’indagato è stato quindi associato presso la locale casa circondariale”, spiegano dalla Questura di Lecco.