
Il sindacato dei pensionati monitora la situazione delle Rsa del Lecchese. "Continuiamo a seguire con attenzione e preoccupazione la situazione delle strutture – afferma Giuseppina Cogliardi (nella foto), segretario generale dello Spi Cgil Lecco –. Nel nostro territorio abbiamo ben 24 strutture accreditate per un totale di circa 2.100 ospiti. Sappiamo che al momento ci sono numerosi posti non occupati per due cause: i decessi avvenuti durante l’emergenza Covid e le modalità di ingresso rallentate dalle procedure di sicurezza previste dall’ultima delibera regionale". Di contro, però, gli ultimi dati parlano di più di cinquemila persone in lista d’attesa. "A tutto ciò si associa un secondo aspetto che riguarda la tenuta economica di queste strutture, che in questi mesi hanno avuto minori entrate e maggiori oneri gestionali dovuti all’emergenza sanitaria – prosegue il sesgretario Cogliardi –. La nostra preoccupazione, che stiamo dichiarando ormai da tempo, è che le conseguenze di questa situazione vadano a ricadere sugli ospiti e sulle loro famiglie attraverso l’aumento delle rette".
"Il pagamento della degenza nella Rsa In molti casi è un costo pesante da sopportare per gli ospiti e per le loro famiglie. Adesso lo è ancora di più in un contesto di crisi economica e di precarietà come quello che stiamo vivendo". Cogliardi chiama in causa la Regione: "In questo contesto diventa oltre modo importante che intervenga per dare risposte e garanzie agli enti gestori e alle famiglie".
Red.Cro.