Colico (Lecco) – La testa che appare e scompare tra le onde come un galleggiante di una lenza a cui ha abboccato un pesce, le braccia che battono affannosamente sulla superficie del lago, il grido di aiuto strozzato dall’acqua in bocca e nei polmoni... Sandro ha subito capito che quell’uomo stava annegando: era già in acqua sul pattino, ha invertito la rotta e ha cominciato a mulinare i remi lottando con tutte le sue forze contro la corrente e contro il tempo per raggiungerlo il più in fretta possibile, prima il lago di Como reclamasse un’altra vittima. Sandro Bettini, 48 anni, è uno dei bagnini volontari degli Amici di Claudio, associazione fondata nel 2008 da mamma Patrizia Gobbi per impedire che altri anneghino nel lago, come purtroppo successo a suo figlio 15enne Claudio in un pomeriggio di luglio 2007. È anche un sommozzatore pluribrevettato ed è un vigile del fuoco discontinuo a Sondrio.
A Ferragosto ha salvato un 44enne peruviano. “Con la coda dell’occhio stavo seguendo quel tizio perché era oltre le boe del campo di balneazione – racconta Bettini – Appena ho realizzato che si trovava in difficoltà, mi sono diretto verso di lui. Non è stato facile, il vento mi soffiava contro ed ero contro onda”. Con il poco fiato rimastogli contemporaneamente ha soffiato nel fischietto d’allarme per chiedere aiuto ai suoi due colleghi di vedetta a riva: Enzo Durante e Massimo Nirosi, che si sono tuffati trascinandosi dietro il loro salvagente professionale baywatch.
Sandro è riuscito ad arrivare fino al sudamericano, afferrarlo, trascinarlo di peso sul moscone e infine traghettarlo a riva, dove lo ha affidato ai sanitari di Areu, che lo hanno trasferito d’urgenza in ospedale a Gravedona. Ancora un minuto, forse meno, e, invece dei soccorritori del 118, avrebbe chiamato i sommozzatori dei vigili del fuoco per recuperare un corpo esanime. “Probabilmente ha mangiato troppo e anche bevuto – spiega Bettini -. Il lago non è il mare, è più pericoloso. Lo ribadiamo sempre. Molti ci ringraziano, tanti però si risentono, perché spesso il lago è terra di nessuno. Ci chiamano gli angeli del lago, eppure non tutti gradiscono che li richiamiamo all’ordine e alla prudenza”. Domenica della passata settimana gli Amici di Claudio aveva già salvato due fidanzati ecuadoregni di 22 anni lei e 32 lei.