Allarme San Martino: chiusi i sentieri per i Pizzetti, vallo paramassi e falesie

Lecco, il sindaco firma l’ordinanza dopo i distacchi di massi. Verifiche in corso sulle pareti del “monte marcio”

La ricognizione area con l'elicottero dei vigili del fuoco

La ricognizione area con l'elicottero dei vigili del fuoco

Lecco, 14 ottobre 2024 - Il monte San Martino torna a far paura. Dopo il distacco di alcuni grossi massi dal versante sopra la zona delle Caviate, avvenuto nella giornata di domenica 13 ottobre scorso, l’amministrazione comunale corre ai ripari. 

Il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, ha firmato nella giornata di oggi un’ordinanza (qui il testo completo) nella quale viene istituito il divieto transito sul vallo paramassi nel tratto compreso tra Rancio (in corrispondenza del civico 15 di via Paradiso) e Caviate, compreso l’accesso da via Montebello e via Corno Medale, sul sentiero dei Pizzetti (553), sui sentieri di avvicinamento a tutte le falesie della zona e di avvicinamento (e attraversamento) al vallo paramassi. A questo collegamento il provvedimento.

I sentieri chiusi

  • sentiero dei pizzetti
  • sentieri di avvicinamento alle falesie del Monte San Martino
  • sentieri di avvicinamento e attraversamento del vallo paramassi
  • accesso al sentiero del viandante da via Stelvio

Paura dall’alto

Il distacco di massi si è verificato, come detto, nella giornata di domenica. Attorno alle 16 alcuni escursionisti hanno segnalato la caduta di alcune rocce nella zona delle Caviate, la parte della città compresa tra il massiccio e il lago.Sono in corso verifiche sulla 

La tragedia

La fragilità del San Martino è impressa nella mente dei lecchesi dal 23 febbraio 1969, quando una frana travolse una casa, la Casa del Sole, uccidendo sette persone: le piccole Palma e Eleonora Carpino di 11 e 13 anni, Antonio Aceto di 36, Francesca Ierardi di 25, Bernardo Satti di 19 e Rosario Gatto di 69, con la moglie 68enne Maria Francesca Madia.