Più ricoveri, più visite ed esami specialistici ambulatoriali, più interventi chirurgici, più pazienti in Pronto soccorso. L’attività di diagnosi e cura cresce all’ospedale di Merate. Lo dicono i numeri, che Marco Trivelli, direttore generale dell’Asst della provincia di Lecco a cui fa capo il Mandic, ha fornito al sindaco di Merate Mattia Salvioni. Nei primi sei mesi del 2024 al presidio brianzolo sono stati ricoverati 3.481 degenti, meno dei 3.550 dello stesso periodo del 2023, ma 150 in più dei 3.332 del l’ultimo semestre dell’anno scorso. Sono aumentati i ricoveri nei reparti e nelle unità di Chirurgia generale, Breast unit, Urologia, Terapia del dolore, Neurologia e Medicina, mentre sono crollati in Ostetricia e Ginecologia in seguito alla serrata del Punto nascita e all’afferimento all’ospedale di Lecco, Pediatria e Otorinolaringoiatria, ridotte ai minimi termini per mancanza di specialisti strutturati. Dai conti economici sembra inoltre si affrontino mediamente casi più complessi, poiché il valore dell’attività di ricovero è passato dai nemmeno 11 milioni e mezzo di euro degli ultimi sei mesi del 2023 agli 11 milioni 800mila dei primi sei di quest’anno, che sono comunque mezzo milione in meno del primo semestre dello scorso anno. L’attività ambulatoriale è invece passate da 382.500 prestazioni specialistiche di gennaio – giugno 2023 alle 396.500 del primo semestre 2024, con un +3,7%: come per i ricoveri, è tuttavia diminuito il valore economico. In crescita pure gli interventi chirurgici elettivi programmati: da 292 a 364. Sale anche la linea del grafico dei pazienti in Pronto soccorso, da 12.800 a 13.100 primo semestre su primo semestre, con un incremento del 2,4% e una presa in carico di sempre più pazienti complessi. Che con il nuovo dg della sanità lecchese la situazione dello storico nosocomio sia migliorata, lo certificano pure gli esperti di Agenas, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. "Rispetto alle strutture segnalate lo scorso anno, si evidenzia che 62 hanno superato le criticità precedentemente evidenziate – scrivono nel loro ultimo rapporto -. In particolare, 7 sono passate da un livello molto basso di standard di qualità a un livello alto o molto alto". Tra queste 7 c’è il Mandic. Daniele De Salvo
CronacaSanità pubblica e pagelle. C’è una svolta al Mandic