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Incatenati in gabbia, costretti a cibarsi di una carcassa di pecora decomposta, a bere acqua piovana putrescente e a...
Incatenati in gabbia, costretti a cibarsi di una carcassa di pecora decomposta, a bere acqua piovana putrescente e a vivere tra i loro stessi escrementi. Gli agenti della Polizia locale con il tecnico comunale di Nibionno e i veterinari dell’Ats della Brianza hanno scoperto un canile lager, dove erano rinchiusi due pastori bergamaschi. Erano alla catena, detenuti in capanni fatiscenti mal coperti con recinzioni arrugginite, pavimentazione in terra battuta, sassi e materiali inerti. In terra feci e urina. Tutt’attorno rifiuti e plastica, peggio che una discarica. E poi il dettaglio più agghiacciante: una carcassa pecora lasciata lì come cibo. I cani ora sono salvi e al sicuro, in attesa di una nuova casa e soprattutto di una nuova famiglia. Nel 2024 sono stati denunciati 80 episodi analoghi in la provincia di Lecco, già 22 nel 2025. "Ci addolora molto – commenta il dottor Diego Perego, direttore del Dipartimento Veterinario e Sicurezza degli Alimenti di origine animale di Ats della Brianza – riscontrare ancora queste situazioni del tutto incivili di custodia dei cani". D.D.S.