
Sentieri a sbalzo
Barzio (Lecco), 27 luglio 2021 - Questa volta proponiamo un percorso, forse sarebbe meglio chiamarlo trekking, un po’ impegnativo, per camminatori un tantino esperti e ben attrezzati, anche se non molto lungo, ma molto affascinante e panoramico. Parliamo del tragitto dai Piani di Bobbio, in Valsassina, sopra a Barzio, fino ai Piani di Artavaggio. Si può compiere in poco più di due ore, lungo il “Sentiero degli stradini” che corre quasi pianeggiante, anche se con dei “su e giù” frequenti, lungo il versante sud dello Zuccone Campelli “1261 metri di quota. Il “Sentiero degli stradini” è pressappoco sui 1900 metri di quota. E un cammino attrezzato, ovvero con l’ausilio di catene e cavi metallici nei punti più stretti ed esposti.
Per fare il “Sentiero degli stradini”, si può arrivare in auto alla stazione della cabinovia di Barzio e lasciata la vettura nel parcheggio, salire fino ai Piani di Bobbio a metri 1857 di quota. Bobbio è una nota località sciistica dotata di impianti di risalita a alcuni rifugi con trattoria. Noi però lasciamo questa località per inerpicarci dolcemente verso la Bocchetta di Pesciola. Qui, da un dosso panoramico dal quale si spazia su tutta la Valsassina, sulle Grigne e si può indovinare anche Lecco, parte il “Sentiero degli stradini”. È così chiamato perché un tempo era percorso dai lavoratori della Valsassina che andavano nella Bergamasca a costruire strade. Il sentiero corre, superando alcuni strapiombi proprio sotto le pareti verticali dello Zuccone Campelli. Parallelo al sentiero e in posizione elevata corre anche la famosa “Cresta Ongania”, un classico per i rocciatori.
Camminando lungo il sentiero si raggiunge così la landa verde del Piani di Artavaggio. Si può se si vuole proseguire fino al rifugio Nicola che è più in quota. Vi sono a questo punto due possibilità: o tornare ai Piani di Bobbio e ridiscendere con la cabinovia. Oppure si può raggiungere la stazione della funivia che dai Piani di Artavaggio scende a Moggio. Qui è possibile prendere il bus navetta che collega le stazioni di Moggio e quella di Barzio dove si è lasciata l’auto. Sia scegliendo l’una o l’altra possibilità vi sono numerose possibilità di “mettere le gambe sotto il tavolo”, una volta compiuta la bella scarpinata. Sia ai Piani di Artavaggio che ai Piani di Bobbio le trattorie non mancano.