C’è forte preoccupazione fra i lavoratori della Riello di Lecco dopo l’annuncio della chiusura dello stabilimento di Villanova di Cepagatti in provincia di Pescara. Oltre 70 lavoratori licenziati nell’anno in cui sono stati emanati incentivi per gli ecobonus sulle caldaie. "Questa decisione risponde solo a scelte finanziarie e non fa intravedere alcuna strategia industriale di rilancio e competitività", commentano i sindacati. Per queste ragioni le organizzazioni sindacali di FIM, FIOM e UILM hanno proclamato nella giornata di oggi un’ora di sciopero. "Inspiegabile le ragioni della dismissione in una delle più importanti Unità Produttive di Riello. Un sito impegnato a pieno regime per rispondere alle innumerevoli richieste di mercato in un periodo per Riello pieno di opportunità - continuano i sindacati - L’unica spiegazione plausibile non può che essere legata alla perversa politica dellemMultinazionali presenti in Italia, le quali aprono e chiudono senza alcuna regola in virtù del proprio profitto e a discapito del sistema socio economico del territorio. Il “Piano Industriale” mostra chiaramente come la produzione non verrà dismessa ma semplicemente delocalizzata: gli scambiatori e la carpenteria rispettivamente a Legnago (Verona) e Volpago (Treviso) mentre il cablaggio della caldaia verrà trasferita in Polonia. A nulla è servito che lo stabilimento abruzzese sia stato capace di produrre, modificare e sviluppare prodotti innovativi. Nei prossimi giorni si andrà al rinnovo della nuova RSU aziendale ed in rappresentanza dei lavoratori e delle lavoratrici si richiederà un incontro alla Direzione Aziendale per manifestare tutta la nostra preoccupazione e per chiedere certezze sulla stabilizzazione di tutti i siti produttivi".
CronacaSi sciopera alla Riello dopo la chiusura dello stabilimento in provincia di Pescara