DANIELE DE SALVO
Cronaca

Simone Bonfanti, nuovo record: caduta libera da 4mila metri. A 485 km all’ora

Il paracadutista 29enne ha conquistato il nuovo primato tricolore l’altro giorno in Austria, ai Campionati di speed skydiving

Il paracadutista Simone Bonfanti

Lecco, 2 ottobre 2017 - É il Frecciarossa dei cieli  anzi è più veloce di un Frecciarossa. Simone Bonfanti, paracadutista di 29 anni di Merate, si è lanciato ed ha raggiunto la media dei 485,14 chilometri orari in caduta libera, conquistando e migliorando di quasi una trentina di chilometri il precedente record italiano che era di 457,96 km/h e che, tra l’altro, aveva stabilito sempre lui lo scorso mese di luglio. Durante la sua ultima sbalorditiva prestazione, in realtà, ha toccato una punta massima di circa 530 chilometri all’ora. Nemmeno un aereo turboelica vola così veloce.

Il brianzolo ha conquistato il nuovo primato tricolore l’altro giorno in Austria, ai Campionati di speed skydiving, la specialità che prevede di buttarsi in picchiata senza alcun equipaggiamento particolare, se non il casco, la tuta e il paracadute, da un’altezza di 4mila metri, a testa in giù (o in “head down”, come si indica in gergo), in modo da fendere l’aria come una saetta, per poi dispiegare la vela solo all’ultimo momento.

La velocità media viene rilevata nel cosiddetto miglio lanciato, tra i 2.700 e i 1.700 metri di quota, che Simone Bonfanti ha percorso in pochi battiti di ciglia, in appena sette secondi e mezzo. La sua progressione durante i lanci previsti è stata impressionante: 442 km/h, 436, 470, 425 e infine i 485,14 che gli sono valsi il primato insieme alla medaglia d’oro della gara grazie a una prova pressoché perfetta.

«Adesso mi godo il momento e per ora mi basta sapere che sono l’italiano più veloce di tutti i tempi – commenta soddisfatto – Il mio obiettivo, però, é quello di continuare a migliorarmi e di riuscire a superare i 500 chilometri orari di velocità media. So che si tratta di un risultato alla mia portata». Nonostante abbia raggiunto i vertici del paracadutismo azzurro, il recordman tricolore ha cominciato a lanciarsi solo nel 2013 e all’attivo vanta poco più di 700 lanci: sono tanti, ma nemmeno troppi. Eppure Bonfanti è già riuscito a incidere il proprio nome nel Guinnes nazionale dei primati.

Il suo segreto è l’allenamento: «Effettuo più lanci praticamente ogni settimana – sottolinea – , prima a Reggio Emilia e attualmente dal campo di Cremona». Ma soprattutto ha sviluppato una tecnica incredibile e in aria riesce a mantenere un assetto impeccabile per minimizzare l’attrito. «Nella mia disciplina – spiega il recordman – , lo speed skydiving, contano soprattutto la tecnica e l’assetto; la forza fisica è secondaria». Tuttavia occorre anche una prestanza atletica fuori dal comune, perchè la pressione che il corpo del paracadutista deve sopportare durante la discesa, specialmente sulle spalle e sul collo, è notevole, come un martellamento continuo e basta un minimo movimento, o una contrazione al momento sbagliato, per rovinare tutto.