DANIELE DE SALVO
Cronaca

Fabio Vergani, il sindaco barcaiolo che traghetta la nave di Leonardo da Vinci: “Sono il Caronte dell’Adda”

Imbersago, burocrazia e siccità l’hanno fatto restare senza comandanti. Dopo esami e abilitazioni il primo cittadino ora è pronto a farlo salpare: “È un patrimonio dell’umanità, non poteva restare ancora fermo”

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Il sindaco di Imbersago, Fabio Vergani, piloterà il traghetto di Leonardo

Primo cittadino e capo timoniere. Nel nome di Leonardo da Vinci: si leva l’ancora e si rimette in moto la storia. Avviso ai naviganti: dopo quasi due anni di attracco forzato al molo per mancanza di marinai, salpa di nuovo lo storico traghetto trainato dalla forza della corrente, progettato dal genio di Vinci. Al comando, per condurlo da una sponda all’altra dell’Adda, tra quella lecchese e quella bergamasca di Villa d’Adda, c’è il sindaco di Imbersago Fabio Vergani, 51 anni, rieletto con un plebiscito per la seconda volta alle Comunali dello scorso giugno.

Dal novembre 2022, cioè dalle dimissioni dell’ultima traghettatrice – che ha preferito il lago di Como al fiume – nessuno aveva più accettato l’incarico “Caronte dell’Adda“. “In questo periodo ci sono state alcune manifestazioni di interesse da parte di persone interessate a gestire il traghetto – spiega il sindaco – Purtroppo la necessità di conseguire l’abilitazione di barcaiolo, indispensabile per condurre il natante, insieme al grave periodo di secca che ha caratterizzato il 2023 precludendo la navigazione al traghetto per la corrente troppo debole, ha scoraggiato quasi tutti coloro che sembravano interessati”.

Non molti in realtà. Anche perché i traghettatori patentati erano solo 28, tra cui Giuseppe Crevenna, il penultimo “Caronte“, morto lo scorso settembre all’età di 75 anni. L’imbarcazione, che per secoli ha solcato l’Adda, il fiume che una volta segnava il confine tra la Serenissima e il Ducato di Milano (trasportando prima soldati, contadini, commercianti ma anche pellegrini diretti al Santuario della Madonna del Bosco, compreso il futuro papa Giovanni XXII, e poi soprattutto turisti), rischiava quindi di restare ferma in rada ancora a lungo.

Per scongiurare questa ipotesi, il sindaco ha preso in mano il timone della situazione ed è diventato lui stesso traghettatore, completamente a sue spese: ha imparato a leggere le carte nautiche, tracciare la rotta, prevedere il meteo; ha studiato le norme della navigazione e della manutenzione delle imbarcazioni; si è addestrato sottocoperta e sul ponte; ha seguito corsi e superato esami. “Mi ha aiutato molto Ingrid Anghileri”, spiega.

Ingrid, 50 anni, è stata l’ultima traghettatrice “leonardesca“: ha manovrato gli scafi e accompagnato i turisti dal 2010 fino a due anni fa. Domenica 11 agosto Fabio Vergani ordinerà così di mollare gli ormeggi e il traghetto ricomincerà a solcare il fiume, agganciato a un cavo d’acciaio teso tra le due rive e sospinto dalla sola forza dell’acqua. In plancia, munito di pertica per far leva sul fondale, ci sarà appunto il sindaco, a titolo completamente gratuito, per riprendere una navigazione iniziata già nel XVI secolo.

Il primo cittadino lupo di mare, anzi di fiume, concederà anche un bis nella domenica della prossima settimana. Poi si vedrà. Il suo auspicio è quello di cedere il comando ad altri: “Abbiamo contatti con gli operatori della Cooperativa sociale Paso, interessanti a prendere in concessione il traghetto”, spiega.

Il traghetto attuale è stato varato nel 1994 ed è una copia originale realizzata dai maestri d’ascia veneziani. Quello precedente risaliva al 1972. Il traghetto leonardesco, che appartiene al Comune di Imbersago, è patrimonio dell’umanità.