Lecco, 27 maggio 2019 - Lo hanno cercato per tutta la giornata setacciando boschi, torrenti e dirupi della Valsassina, ma le montagne continuano a custodire gelosamente il segreto di Pio Mainetti, lo sky runner sessantacinquenne che lo scorso 14 maggio è scomparso nel nulla dopo essere uscito per una sessione di allenamento. Da quasi due settimane amici e soccorritori non si danno pace, impegnati nella ricerca dell’uomo che era molto conosciuto nell’ambiente della corsa in montagna per aver partecipato, con risultati più che discreti, a tante gare in provincia di Lecco e non solo. Ieri a partire dall’alba oltre un centinaio di soccorritori esperti si è dato il cambio per setacciare sentieri e boschi nell’area che da San Defente sale a Comasira tra i 500 e i 1.500 metri di quota.
Nel campo base allestito al campo sportivo di Parlasco hanno guidato le operazioni una quarantina di tecnici della XIX Delegazione Lariana del Cnsas e una ventina di colleghi della VI Orobica, ai quali si sono aggiunti gli uomini del Sagf - Soccorso alpino Guardia di finanza, i Vigili del fuoco, gli uomini dello Speleo alpino fluviale, gli Alpini del gruppo Ana di Lecco con sei cinofili e i volontari della Croce rossa. A battere le montagne hanno pensato, ieri e nei giorni scorsi, anche gli amici di Pio che domenica scorsa gli hanno dedicato la Esino Shyrun la maratona sulle vette di cui era veterano e per la quale si stava allenando quando si sono perse le sue tracce.