DANIELE DE SALVO
Cronaca

Lecco, a 1.600 metri di quota al freddo e al buio: quattro ragazzi milanesi (impreparati) salvati sul Resegone

Li hanno recuperati i vigili del fuoco del Saf e i volontari del Soccorso alpino. I giovani non hanno calcolato bene il tempo di rientro e di luce, non conoscevano bene la zona e non erano nemmeno equipaggiati, né con abbigliamento adatto alle basse temperature, né con pile frontali

I soccorsi sul Resegone

I soccorsi sul Resegone

Lecco, 2 dicembre 2024 – Al freddo e al buio, senza equipaggiamento, bloccati a 1.600 metri di quota sul Resegone. Quattro amici ventenni milanesi domenica sera sono stati salvati dai vigili del fuoco e dai volontari del Soccorso alpino. L'allerta è scattata nel tardo pomeriggio verso le 18, quando ormai era buio. A lanciarlo quattro escursionisti di ritorno da una gita in montagna: non hanno calcolato bene i tempo di rientro e di luce, non conoscevano bene la zona e non erano nemmeno equipaggiati, né con abbigliamento adatto alle basse temperature, né con pile frontali per poter essere individuati a distanza e illuminare il sentiero.

I soccorsi

Si sono subito messi in marcia tre vigili del fuoco della squadra Saf, specialisti in interventi speleo alpino fluviali, insieme a due tecnici del Soccorso alpino della stazione di Lecco della XIX Lariana. I soccorritori li hanno localizzati e raggiunti, e poi scortati al sicuro. Una dei quattro, una ragazza di 24 anni, era allo stremo delle forze e accusava un principio di ipotermia: una volta a valle, è stata affidata ai soccorritori volontari della Croce rossa di Ballabio che l'hanno trasferita in ambulanza in ospedale a Lecco. Le sue condizioni non sono gravi. La missione si soccorso è durata cinque ore.

I rischi

“Si ricorda di utilizzare attrezzature adeguate alle temperature invernali ed idonee alle zone impervie”, si raccomandano i vigili del fuco. “Nei giorni scorsi, i nostri tecnici hanno registrato diverse richieste di soccorso che, con un poco di attenzione in più, sarebbe stato possibile evitare – si associano dal Soccorso alpino e speleologico lombardo -. Persone che si ritrovano su salti di roccia senza imbrago o con scarpe inadatte, lungo sentieri che sembrano facili in partenza ma poi diventano molto impegnativi e altre ancora, in difficoltà perché ai magnifici tramonti, magari fotografati per essere diffusi online, segue in breve il buio, che rende il rientro di fatto impossibile”.

Le raccomandazioni

Che fare allora? “ Programmate la vostra gita – la risposta degli esperti del Soccorso alpino -; valutate bene i tempi e se siete in grado di andare e ritornare, voi e anche tutte le persone che sono con voi; scarpe e abbigliamento giusti, specialmente quando la temperatura va sotto lo zero; una pila frontale, non il cellulare perché vi potrebbe servire per chiedere aiuto, nel caso di bisogno la batteria è essenziale; un fischietto per farsi rintracciare più facilmente; ramponi per i tratti ghiacciati ma attenzione alla differenza tra ramponi e ramponcini leggeri e al loro utilizzo acqua, cibo e bevande calde Non permettete che una valutazione superficiale o la poca esperienza possano mettervi a rischio”.