Parenti e amici stanno festeggiando un giovane indiano diventato papà. È sabato sera, c’è voglia di divertirsi. C’è tanta gente al Sisha Palace Ristorante Kebab dove si cucinano specialità indiane e pakistane, in via Tonale, ad Albano Sant’Alessandro. Il locale è gestito da indiani. Ma qualcosa di imprevisto cambia lo scenario. Sono le 23.15 quando nel locale si presenta un gruppo di persone, connazionali del neo papà. Tra le due fazioni c’è ruggine. Ecco allora che la festa diventa l’occasione per regolare conti in sospeso. Il clima si surriscalda, gli umori anche, la musica lascia spazio agli insulti. I toni si alzano, le mani gesticolano al punto che ne nasce una lite violenta.
Al culmine qualcuno estrae un’arma da fuoco e spara alcuni colpi. Si accendono le luci e a terra c’è il corpo di un 35enne, pare residente nel Cremasco, colpito al petto. Le sue condizioni sono gravi. Alcuni soccorrono il ferito, che perde molto sangue. Si decide di caricarlo in auto per trasportarlo in ospedale. Ma durante il tragitto, a Seriate, dopo pochi chilometri, gli occupanti dell’auto con a bordo il ferito fanno cenno all’ambulanza di fermarsi.
La Croce Rossa è diretta al locale della sparatoria. Poco prima era stato allertato il 112. I medici prendono in consegna il ferito, lo stabilizzano sull’ambulanza e lo trasportano d’urgenza al Pronto soccorso del Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Le sue condizioni sono molto gravi ma non sarebbe in pericolo di vita. In serata è stato operato. Intanto al locale di via Tonale arrivano le pattuglie dei carabinieri della Compagnia di Bergamo e i colleghi della Tenenza di Seriate, che cercano di ricostruire la dinamica della serata. I militari stanno cercando di risalire all’uomo che ha esploso i colpi e che poi è fuggito. Gli inquirenti ipotizzano che si possa trattare di un regolamento di conti. Vengono sentiti i testimoni, una trentina in tutto, compreso il titolare del locale, anche lui di origini indiane e dai loro racconti acquisiti elementi utili per risalire all’identità di chi ha sparato. Viene avvertito anche il magistrato di turno. Le indagini sono serrate. Un aiuto per ricostruire l’accaduto potrebbe arrivare anche dalle telecamere.