Dall’ospedale al carcere. Quando starà meglio e potrà essere dimesso, verrà trasferito direttamente in prigione Michelangelo Barbara, il rapinatore di 48 anni, originario di Varese e residente a Senago, che mercoledì mattina è stato ferito da un poliziotto della Volante di Sondrio.
L’agente ha risposto al fuoco e ha posto fine alla sua rocambolesca fuga sulla Statale 36, dopo un colpo fallito alla filiale del Credit Agricole di Castione Andevenno, in Valtellina. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lecco, Salvatore Catalano, ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare in carcere.
L’accusa è di tentato omicidio, quello dei poliziotti e dei carabinieri che lo hanno inseguito per 40 chilometri in Superstrada per riuscire a fermarlo solo all’altezza dello svincolo di Bellano, prima che abbandonasse la Statale e potesse raggiungere il centro abitato. Il 48enne ha esploso contro di loro diversi colpi di pistola e ha tentato di sparare anche quando è stato finalmente bloccato, costringendoli a premere il grilletto a loro volta. Il gip lo ha interrogato l’altro giorno nella stanza dell’ospedale di Lecco, dove è ricoverato e piantonato a vista.
"Non ha risposto alle domande - riferisce Ivana Montani del foro di Lecco, che era stata nominata avvocato di fiducia e che poi è stata sostituita da due legali di fiducia -. Ha solo confermato le sue generalità". Il bandito è stato colpito con due proiettili esplosi dal poliziotto con la Beretta calibro 9 d’ordinanza, uno al fianco che gli ha trapassato l’addome, l’altro alla gamba. Dopo i soccorsi, è stato operato d’urgenza. Ora è fuori pericolo, ma per adesso non può lasciare l’ospedale. All’accusa di tentato omicidio si aggiungeranno quelle di tentata rapina, ricettazione del furgone rubato su cui viaggiava, porto abusivo delle due pistole trovate a bordo - una semiautomatica e un revolver 357 Magnum - e altre ancora. Indagano due procure: quella di Sondrio, dove ha tentato l’assalto in banca ed è cominciato l’inseguimento, e quella di Lecco, dove è stato bloccato. Barbara era tornato libero da poco, dopo aver scontato una lunga condanna per una serie interminabile di rapine violente e per un arsenale da guerra trovato nel garage di casa.