NIBIONNO (Lecco)
Spari e sangue nella notte nei boschi della droga della Brianza per il controllo del mercato dello spaccio. L’altra sera qualcuno ha sparato ad un trentaseinne di origini marocchine. Lo ha gambizzato con alcuni proiettili in piombo di piccolo calibro, esplosi con un fucile ad aria compressa, tipo da softair. È successo nella zona industriale di Nibionno, a ridosso della Statale 36 Milano – Lecco. A chiedere aiuto è stato il ferito stesso, mentre scappava: "Mi stanno sparando, mi vogliono ammazzare". Lo hanno soccorso i carabinieri della compagnia di Merate insieme ai volontari di Sos Lurago d’Erba. È ricoverato all’ospedale Fatebenefratelli di Erba. Le sue condizioni non sono gravi. "Ero lì per comprare della roba", ha raccontato. Si sospetta tuttavia sia rimasto coinvolto in un vero e proprio agguato per un regolamento di conti magari per un debito per dosi non pagate, oppure nell’ambito di una guerra per il controllo delle piazze e dei boschi della droga. Chi ha premuto il grilletto, indirizzandogli contro una sventagliata di piombini, lo avrebbe infatti colto a tradimento, sparando da un’auto in corsa.
È l’ultimo di una lunga scia di episodi di violenza e sangue legati allo spaccio. A fine luglio un trentunenne, sempre marocchino, è stato braccato nei boschi della droga della Valletta Brianza: un pusher lo ha rincorso esplodendo alcuni colpi di pistola e, durante la fuga, lui è caduto e si è spaccato una gamba. Solo qualche giorno prima, in centro a Brivio, due fratelli, pure loro del Marocco, di 32 e 34 anni sono stati assaliti a colpi di machete da almeno altri tre connazionali. A febbraio due fratelli maghrebini di 32 e 25 anni sono stati aggrediti a colpi di cocci di bottiglia di vetro e accoltellati vicino alla stazione di Olgiate Molgora. Prima ancora, a febbraio dell’anno scorso c’è stata una sparatoria con armi vere sulla Briantea Como – Bergamo a Bulciago: ad andarci di mezzo, oltre ad uno straniero di 28 anni ferito al collo, anche incolpevoli marito e moglie di 39 e 35 anni coinvolti in un incidente stradale.
Daniele De Salvo