Processo in vista per la vicenda del piccolo Yussef - nome di fantasia - il bimbo marocchino di 22 mesi di casa a Cortefranca che lo scorso Ferragosto era rimasto ferito da un proiettile vagante esploso durante un tiro al bersaglio organizzato in strada per gioco dal vicino. Il pm Benedetta Callea ha chiesto il rinvio a giudizio per la guardia giurata 46enne che per sbaglio aveva sparato al piccolo, in quel frangente sul balcone, nella palazzina dall’altro lato della Provinciale.
Gli atti sono già passati al gip, che ha fissato l’udienza preliminare per il 2 maggio. La guardia risponde di lesioni aggravate, danneggiamento ed esplosioni pericolose. Ma la procura ha chiesto il processo anche per altre tre persone: un 19enne, il fidanzato della figlia della compagna, un amico quarantunenne che festeggiava il 15 agosto a casa della guardia - entrambi stando alla ricostruzione accusatoria avrebbero partecipato al tiro a segno -, ma anche per la figlia della compagna, che risponde invece solo di favoreggiamento per avere cercato di far sparire i proiettili traccia del folle gioco.
Il trio quella sera avebbe maneggiato una pistola e due fucili. All’improvviso un colpo partito dalla calibro 9 impugnata dalla guardia ha oltrepassato i pali della luce e i cartelli stradali e ha centrato il piccolo. Finito in Rianimazione, si è salvato per miracolo.