Lo skyline del lago di Como non è più quello di prima. C’è qualcosa di nuovo che stona. È un traliccio di metallo alto una trentina di metri, che incombe sul Sentiero del Viandante. Nonostante sia slanciato e chiaro, è impossibile non notarlo e impedire allo sguardo di convergere proprio lì, come un punto focale. Si tratta di un’antenna per la telefonia mobile, che tutti utilizzeranno, ma che ora nessuno vuole. È spuntata e cresciuta come un fungo a Lierna, frazione di Genico, in un’area privata a ridosso del Sentiero del Viandante, una rete di antichi camminamenti che venivano percorsi da contadini, pellegrini, soldati e commercianti. È stata tirata su a quanto pare all’insaputa di tutti, o almeno di molti, poiché anche il sindaco disconosce la scelta di autorizzare l’impianto. "Tale installazione è collocata su un terreno di proprietà di un privato cittadino, che ha autonomamente e volontariamente concesso la disponibilità all’operatore", si difende la prima cittadina leghista Simonetta Costantini (foto), che spiega che ad occuparsi del procedimento sono stati i funzionari dello Sportello unico delle attività produttive in Comunità montana e che né da Arpa, né dalla Soprintendenza sono stati sollevate obiezioni. "Non mi sarei mai aspettato un impatto del genere, dal Comune dovevano verificare e intervenire", accusa però Gianmario Fragomeli, consigliere regionale lecchese dem. "È innegabile che in Comune non hanno fatto la loro parte e non hanno difeso il nostro territorio", rincarano la dose sia Luca Liberi, responsabile Enti locali di Fratelli d’Italia, sia il capogruppo di opposizione Paolo Molteni. Lo scontro, oltre che urbanistico e paesaggistico, è diventato così anche politico interno al centrodestra.
CronacaSpunta antenna sul Sentiero del viandante