SARA BALDINI
Cronaca

Statale 36 e Olimpiadi 2026, servono opere alternative per evitare il caos: ma ci sono le condizioni per farle?

La preoccupazione degli ambienti della politica dopo le recenti interruzioni della strada che collega la Brianza alla Valtellina

Statale 36: percorrerla è spesso un'odissea

Non si contano i disagi e le interruzioni lungo la Statale 36 tra Lecco e Sondrio

Lecco, 15 ottobre 2024 – Il tempo stringe e bisogna essere pragmatici. Il tema, sempre incandescente, è quello della viabilità, la viabilità nello specifico legata alle Olimpiadi invernali del 2026 che porteranno diverse gare in Alta Valtellina e “soprattutto sulle nostre fragili strade una moltitudine di turisti, vacanzieri e sportivi appassionati che tutto si aspettano tranne che di dover restare intrappolati in mega ingorghi ad ogni pioggia un po’ più abbondante del solito nel tragitto tra Lecco e Bormio”.

Azzurri preoccupati

A condividere le medesime preoccupazioni sono Elio Della Patrona, segretario Provinciale di Forza Italia a Sondrio e il suo omologo di Lecco Roberto Gagliardi.

“Il maltempo dell’ultimo periodo e le conseguenti interruzioni della viabilità legate a frane e ai ricorrenti allagamenti delle gallerie sulla Superstrada 36 sconsigliano un facile ottimismo – osservano - Ci si può anche augurare e pure sperare che in quel periodo non capiti nulla, ma purtroppo a bloccare sine die la viabilità fra le due province basterà anche solo una modesta scarica di sassi sulla Superstrada 36 subito dopo Lecco, come è più volte già accaduto. A quel punto il traffico veicolare proveniente da Bergamo e Milano viene dirottato sulla Valsassina che nella fervida fantasia di qualcuno dovrebbe rappresentare una valida alternativa per raggiungere Bellano e dunque la Valtellina, con il risultato di ingolfare anche quell’area geografica che attualmente non è attrezzata viabilisticamente per sopportare un tale volume di traffico”.

Parti a confronto

Che fare, dunque? “Forza Italia si è già attivata per fare un tavolo congiunto fra Sondrio e Lecco con la finalità di individuare la possibile soluzione di questi annosi problemi – affermano Della Patrona e Gagliardi - L’idea sarebbe quella di aprire un tavolo bipartisan per progettare opere che garantiscano una viabilità alternativa e soprattutto in grado di alleggerire l’impatto del traffico veicolare sul territorio delle due province, in considerazione del fatto che i problemi della Superstrada 36 non potranno essere risolti definitivamente se non si pensa a una soluzione praticabile mentre si realizzano i lavori di adeguamento della attuale rete viaria”.