L’autostrada per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 è la strada più trafficata di tutto il Nord Italia. Il punto più trafficato della Statale 36 è alle porte di Lecco: è il Terzo ponte Alessandro Manzoni.
Mediamente è attraversato da 80mila automobilisti e camionisti al giorno, ma durante i periodi di punta da quasi 85mila. Lo scorso Sant’Ambrogio, il 7 dicembre, ad esempio sono stati 84.582 i conducenti che hanno calcato l’asfalto del viadotto della 36 che supera il fiume dove "l’Adda rincomincia, per ripigliar poi nome di lago", come Alessandro Manzoni nell’incipit dei Promessi sposi descrive il punto in cui l’Adda, dopo aver lasciato il lago di Como, diventa lago di Garlate.
I dati, rilevati dai tecnici di Anas, si riferiscono ai transiti esclusivamente durante le 16 ore considerate diurne, dalle 6 alle 22. Significa che da lì sono passati fino a 5.286 veicolo all’ora, 88 al minuto, uno e mezzo al secondo, in un immenso e quotidiano esodo di massa, per andare e tornare dal lavoro o da scuola, raggiungere gli altri paesi della zona, per divertirsi in montagna, sulle piste da sci, al lago durante i week end e i ponti di festa.
Durante l’orario di punta del mattino si contano fino a 6.300 veicoli l’ora, 2.400 in direzione di Milano, 3.900 verso Lecco; al pomeriggio salgono a 6.700, 2.900 diretti verso Milano, 3.800 in direzione opposta.
I volumi di traffico si mantengono tutto sommato costanti. Sempre secondo i reporter compilati da chi stila mensilmente i bollettini dell’Osservatorio del traffico, a dicembre 2021 i transiti nel giorno peggiore erano stati 85.647, tanti quanti gli 85.718 di venerdì 4 dicembre 2015 di 7 anni prima. Solo durante il lockdown da Covid-19 la "grande migrazione" dei pendolari di auto e mezzi pesanti ha concesso tregua, con 67mila transiti medi durante il mese di dicembre 2019. Quando il Terzo ponte della Statale del lago di Como e dello Spluga è stato inaugurato il 28 gennaio 1985 tuttavia il traforo del Monte Barro, aperto nel 1999, non c’era ancora.
Il traffico inoltre non era costantemente sostenuto durante l’intero arco della giornata come lo è attualmente e circolavano mezzi meno veloci, meno ingombranti e meno pesanti. Negli anni ‘80 si viaggiava al volante delle Fiat Panda, sulle Uno, con le Audi 4, delle "piume" rispetto ai moderni suv.