
Traffico deviato sulla vecchia strada per Lecco
Lecco, 30 giugno 2019 - La galleria del Monte Barro cede e la Milano - Lecco è chiusa. Non verrà riaperta prima di lunedì, sebbene potrebbe volerci anche una settimana per gli interventi di ripristino del tunnel e riaprire la Super. L’allarme è scattato ieri poco dopo le 10.30, quando sull’asfalto della 36 dentro la canna nord del traforo del Barro, inaugurato solo nel 1999 e lungo 3.300 metri, sono stati notati dei calcinacci. I tecnici di Anas hanno immediatamente chiuso la Superstrada in direzione di Lecco con uscita obbligatoria allo svincolo di Isella di Civate.
«A seguito di specifico sopralluogo alla presenza anche dei vigili del fuoco è stata ravvisata la necessità di procedere ad un intervento di messa in sicurezza», spiegano dalla prefettura da dove hanno attivato anche il piano di emergenza per limitare i disagi. I problemi riscontrati sarebbero peggiori di quanto inizialmente ipotizzato: non si sarebbero staccati semplicemente porzioni di intonaco, ma sarebbero state riscontrate profonde crepe o fenditura nella volta, tanto da rendere necessario cinturare la porzione di tunnel interessata dai distacchi. A causa del blocco della Super in zona si è scatenato il caos viabilistico, un vero e proprio inferno di auto e catrame, con code chilometriche ovunque, non solo sulla Statale ma anche sulla Sp 51, la Sp 72, la 639, la Sp 49.
E oggi si prevede il peggio per l’esodo domenicale di migliaia di turisti e villeggianti diretti sul lago, in Valsassina e in Valtellina. «La chiusura del Monte Barro sta causando ancora una volta una vera e propria emergenza – denuncia il presidente di Villa Locatelli Claudio Usuelli -. Si tratta soltanto dell’ultimo episodio che dimostra, se ce ne fosse bisogno, l’assoluta inadeguatezza delle principali infrastrutture viarie. Lo stato di fragilità del nostro territorio non ci mette al riparo dal possibile ripetersi di situazioni simili». Tra l’altro domani sarà presente in zona anche il ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli insieme ai vertici di Anas per l’inaugurazione del nuovo cavalcavia di Annone Brianza. «Ritengo inopportuna una cerimonia di questo tipo, senza un piano definitivo delle opere necessarie su questa arteria fondamentale, che qualche chilometro dopo rimarrà interrotta ancora per diversi giorni», si lamenta il consigliere provinciale delegato Mattia Miceli.