DANIELE DE SALVO
Cronaca

Taglio dei pini a Malgrate Esposto contro il sindaco

Wwf e Legambiente ricorrono alla Corte dei Conti. "Danno da 300mila euro". Flavio Polano si difende: "Tutto legittimo, gli enti di controllo avevano dato l’ok"

di Daniele De Salvo

I volontari di Wwf e Legambiente di Lecco vogliono trascinare il sindaco di Malgrate Flavio Polano in tribunale. Lo accusano di aver fatto abbattere, nel gennaio scorso, i dodici pini marittimi che da mezzo secolo abbellivano il lungolago. Lello Bonelli e Laura Todde, presidenti delle due associazioni insieme al loro avvocato Loretta Davanzo, hanno infatti presentato in esposto ai magistrati della Corte dei conti lombarda per chiedere di verificare la correttezza delle procedure seguite, ma anche l’eventuale danno economico provocato con l’abbattimento a gennaio della dozzina di alberi ultraciquantenni, che, secondo il decano degli agronomi lecchesi Giorgio Buizza valevano in tutto almeno tra i 120 e i 140mila euro, a cui si devono poi aggiungere altrettanti soldi spesi per raderli al suolo mentre si sarebbe potuti intervenire diversamente, con una perdita patrimoniale pubblica stimata in 300mila euro.

"Avevamo cercato di intavolare un dialogo con gli amministratori locali per individuare un’alternativa coerente con la riqualificazione del lungolago che consentisse però di preservare il patrimonio arboreo esistente, ma non sono state effettuate nemmeno perizie agronomiche sul progetto che non ha tenuto minimamente conto delle piante, come se nemmeno ci fossero mai state", spiegano Bonelli e Todde.

La partita sembrava ormai chiusa a distanza di mesi, con il rimpiazzo degli alberi e con il proseguo dei lavori ormai quasi conclusi. A riaprire i giochi ci hanno però appunto pensato gli attivisti di Wwf e Legambiente. In caso di condanna il primo cittadino e chi con lui si è occupato della questioni potrebbero essere chiamati a ripagare di tasca propria l’eventuale danno provocato.

"Abbiamo agito legittimamente e con tutte le dovute autorizzazioni rilasciate anche dai funzionari degli enti di controllo – replica il sindaco -. Se ritengono abbia commesso errori è loro diritto rivolgersi ai giudici, nel caso ne risponderò nelle sedi opportune. Mi chiedo tuttavia perché un esposto simile sia stato presentato solo per alberi tagliati a Malgrate nonostante mi risulta ne siano stati abbattuti molti altri anche altrove".