Una scatola magica, una sorta di scrigno dei segreti. È il Teatro della Società di Lecco: durante l’intervento di restauro da sotto gli intonaci sono emersi piccoli e grandi capolavori, tra stucchi, decorazioni e affreschi. Per questo i lavori di recupero e riqualificazione stanno durando più del previsto e più del tempo in cui il Teatro è stato costruito, cioè un paio d’anni. Entro la fine del 2025 però si alzerà finalmente di nuovo il sipario di quella che è considerata una sorta di piccola Scala sul lago di Como. È stato consegnato ieri il cantiere del secondo e ultimo lotto del Teatro della Società di Lecco, uno dei più antichi e prestigiosi della Lombardia, chiuso da sette anni e mezzo. La volata finale costa quasi 4 milioni di euro. A tirarla saranno i professionisti della Necos di Borgomanero, a cui è stato affidato l’incarico del recupero funzionale del Teatro. Verranno tra il resto riportare alla luce decorazioni e dipinti nascosti, riscoperti durante la campagna di saggi: risalgono all’800 e sono quelle originarie, di cui ormai si era persa memoria oltre che la vista.
Le lavorazioni riguardano le facciate, i servizi igienici, i camerini, il bar con un nuovo dehors esterno, biglietteria, guardaroba e foyer, la sala teatrale e i palchetti, le finiture della fossa per i musicisti, l’illuminazione e macchina scenica. "Quando riapriremo il Teatro – promette l’assessore ai Lavori pubblici Maria Sacchi -, risplenderà di nuova luce". Sarà come un ritorno al passato, a quel 23 ottobre 1883 quando venne inaugurato con l’Anna Bolena di Gaetano Donizetti. Alla fine per riaprire lo storico teatro, chiuso dal 2017, saranno stati spesi oltre 6,5 milioni di euro.D.D.S.