DANIELE DE SALVO
Cronaca

Tragedia Jennifer Alcani, al 22enne che guidava la Bmw non è stata ritirata la patente

Abbadia Lariana, Massimo Fusi non è stato ancora ascoltato dagli inquirenti. Il padre della 13enne morta dopo lo schianto a tutta velocità ha presentato una querela contro il giovane indagato per omicidio stradale

Lecco, 21 gennaio 2025 – Non gli è stata nemmeno ritirata la patente. Nessuno ha sospeso la licenza di guida a Massimo Fusi, il 22enne che era alla guida della Bmw serie 1, su cui viaggiava anche Jennifer Alcani, la ragazzina di 13 anni di Lecco morta giovedì scorso, dopo sette giorni di coma irreversibile, in seguito al terribile schianto di venerdì della passata settimana sulla Sp 72 ad Abbadia Lariana.

La querela

Poiché risulta che né dalla Prefettura né dalla Procura al momento nessuno abbia preso provvedimenti formali nei suoi confronti, nonostante siano trascorsi 11 giorni dall'incidente e 5 dalla morte della figlia, il papà di Jenny ha presentato una formale querela contro di lui, che è indagato a piede libero per omicidio stradale. A depositare la querela ci ha pensato l'avvocato Marcello Perillo.

In attesa di interrogatorio

I magistrati incaricati del caso intanto non hanno ancora sentito Massimo, almeno non fino a ieri. Per questo il guidatore formalmente non ha potuto confessare né che al momento dell'incidente guidava ubriaco, né che sfrecciava ad oltre 150 chilometri all'ora, come sottolinea il procuratore capo della Procura della Repubblica di Lecco Ezio Domenico Basso. Il 22enne lo avrebbe però ammesso più volte, anche mentre i soccorritori erano concentrati a cercare di salvare la vita a Jenny, e lo ha confermato anche Michele, il 19enne di Malgrate proprietario della Bmw, l'altro giovane a bordo della macchina.