
Tragedia nel bosco. Schiacciato da un tronco muore facendo legna
È uscito di casa per fare la legna nel bosco, ma a casa non è più tornato. Giovanni Pandiani, sessantatreenne di Mandello del Lario, è morto, travolto da un grosso tronco. L’incidente è successo nel pomeriggio di giovedì, ma il corpo di Gianni, come lo chiamavano tutti, è stato trovato solo in tarda serata, dopo che la moglie Enrica e il figlio Alessandro hanno lanciato l’allarme e chiesto aiuto perché non riuscivano più a mettersi in contatto con lui. Per cercarlo in una lotta contro il tempo, il capo di gabinetto della prefettura di Lecco Paola Cavalcanti ha mobilitato tutti i soccorritori disponibili.
La zona Somana, dove è stata trovata la bici di Gianni e dove si sapeva era andato, è stata battuta freneticamente a tappeto dai 12 tecnici volontari del Soccorso alpino della stazione di Lecco della XIX Delegazione Lariana, i vigili del fuoco che in posto hanno allestito un posto di comando mobile per coordinare le ricerche e i militari del Sagf, che è il Soccorso alpino della Guardia di finanza. Da Malpensa sono inoltre decollati per una perlustrazione aerea in elicottero i Draghi lombardi del 115 e sono stati utilizzati termocamere e droni, mentre il sindaco Riccardo Fasoli ha continuato costantemente a informarsi della sorte di Gianni, che conosceva personalmente. "In serata lo abbiamo trovato purtroppo senza vita – è stato l’annuncio dei volontari del Soccorso alpino -. Era stato travolto da un albero, mentre stava facendo della legna".
Il funerale di Gianni è stato già fissato per oggi, nonostante sia l’Epifania, nel pomeriggio alla 14.30 nella chiesa di San Lorenzo. I familiari chiedono di devolvere offerte ai volontari del Soccorso alpino. Esprimono inoltre "un particolare ringraziamento a tutti coloro che hanno aiutato nelle ricerche". Gianni era in pensione, dopo aver lavorato alla Gilardoni Vittorio. Era inoltre atleta e dirigente della Canottieri Moto Guzzi, con cui, nel 1993 aveva vinto due ori ai Mondiali Master di canottaggio al 4 con e nell’8. "Ciao Gianni – sono le parole di cordoglio di Livio Micheli, presidente della Canottieri Moto Guzzi dal 1994 al 2019 -.Per tutti coloro che ti hanno conosciuto, apprezzato e amato sarà faticoso realizzare che non sei più con noi. Una consolazione possono essere sicuramente i ricordi che perpetueranno la tua presenza".