Paderno d’Adda (Lecco) – È quello di Oscar il corpo ripescato l’altro pomeriggio nell’Adda a Paderno. È stato ritrovato dai vigili del fuoco mentre cercavano non lui, ma un giovane che è stato visto da alcuni testimoni lanciarsi dal ponte San Michele. Che si trattasse dei resti di Oscar, 54enne di Villa d’Adda, scomparso a metà ottobre dopo essersi allontanato volontariamente dal Pronto soccorso dell’ospedale di Merate dove ha anche aggredito alcuni operatori sanitari, lo si è sospettato fin da subito, ma ieri è arrivata la conferma. A effettuare il riconoscimento formale è stata la sorella.
Si continua invece a cercare il ragazzo che suo malgrado ha permesso di restituire ai familiari la salma del 54enne. Chi lo ha scorto buttarsi ha riferito di averlo notato inizialmente galleggiare proprio sotto il San Michele, ma poi di averlo perso di vista, probabilmente trascinato a fondo o a valle dalla corrente del fiume. Non si sa nemmeno chi potrebbe essere, poiché sembra non risultino denunce di scomparsa recenti.
Settimana scorsa, nuovamente sotto il ponte di Paderno, l’Adda aveva reso le spoglie di un 31enne di Desio che si era allontanato da casa da una settimana. Il San Michele sembra quindi confermare la sua triste e macabra fama di ponte dei suicidi. In occasione dei massicci lavori di consolidamento e ristrutturazione svolti tra il 2018 e il 2020 gli amministratori locali avevano chiesto di installare reti o alzare barriere per impedire di scavalcarne i parapetti, che pure sono stati alzati. Dalla Soprintendenza però hanno cassato l’istanza. Il San Michele, oltre che turisti visitatori per ammirarlo, continua così ad attrarre malati di vivere da tutta la Lombardia, complice anche il cambio dell’ora da legale a solare. Lo conferma Alessandro Miani, presidente di Sisma, Società italiana di medicina ambientale.