Prima qualche ossa, poi un intero scheletro di un uomo del Medioevo. I resti umani sono stati trovati a Civate durante gli scavi per realizzare l’adduttrice dell’acquedotto intercomunale. Risalirebbero a un periodo tra il XIII e il XVII secolo. I lavori sono stati sospesi, in attesa dell’intervento di un archeologo della Soprintendenza. I resti sono stati trovati a un metro di profondità, sotto l’asfalto di via Papa Giovanni XXIII, vicino alla chiesa dei santi Nazaro e Celso, che risale all’epoca longobarda ma che è stata costruita su una precedente postazione militare romana. Non sono stati individuate tombe né segni di sepoltura, ma la zona è vicino a una chiesa, non si esclude che possa trattarsi di quel che resta di una fossa di un vecchio cimitero che si trovava nei pressi del luogo di culto, come si usava una volta. L’area è già stata oggetto di una campagna di scavi nel 1993. D.D.S.
CronacaTrovati resti umani risalenti al Medioevo