REDAZIONE LECCO

Un altro salto con la tuta alare. Falso allarme, il pilota sta bene

Falso allarme per base jumper a Lecco: precipitazione sospetta si rivela atterraggio sicuro. Sport estremo del base jumping in zona del Lungolago Piave.

Preoccupazione ma alla fine falso allarme, ieri alle 18.30, per un base jumper nella zona del Lungolago Piave a Lecco, nel tratto fuori dal centro città e verso l’Orsa Maggiore. L’uomo è stato visto precipitare, almeno all’apparenza, e sono quindi scattati tutti i soccorsi previsti in questi casi: vigili del fuoco, 118 e carabinieri, che si sono concentrati nella zona dell’avvistamento per far partire le ricerche. Ma dopo le prime ricognizioni, i timori sono rientrati: è stato lui stesso a chiamare i vigili del fuoco avvisando che era atterrato senza ferirsi, e che stava recuperando la vela. Il base jumping è uno sport estremo che consiste nel lanciarsi nel vuoto da rilievi naturali, edifici o ponti, spesso indossando una tuta alare. La zona in cui è avvenuta quest’ultima segnalazione, soprattutto il Forcellino è utilizzata per questo tipo di lanci. L’ultimo incidente che ha coinvolto un base jumper che si era lanciato dal Forcellino si è verificato a fine febbraio. Alessandro Fiorito, 62 anni di Gallarate, provincia di Varese: è lui l’uomo che ha perso la vita dopo il salto con la tuta alare. Fiorito era un pilota di linea commerciale, aveva il volo nel sangue.