REDAZIONE LECCO

Un boato e poi l’incendio, residente in Rianimazione

Era a terra, le gambe carbonizzate, il busto e le braccia ustionati. Attorno fuoco e fumo ovunque. I vigili...

Era a terra, le gambe carbonizzate, il busto e le braccia ustionati. Attorno fuoco e fumo ovunque. I vigili...

Era a terra, le gambe carbonizzate, il busto e le braccia ustionati. Attorno fuoco e fumo ovunque. I vigili...

Era a terra, le gambe carbonizzate, il busto e le braccia ustionati. Attorno fuoco e fumo ovunque. I vigili del fuoco sono riusciti a estrarlo in tempo da quell’infermo divampato nel sottotetto una palazzina nel cuore di Pescarenico, rione di Lecco, prima che morisse bruciato vivo. Era cosciente, nonostante il dolore atroce, ma ora L.D., albanese di 58 anni, è ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale cittadino. Sebbene sotto sfratto, era lì ai domiciliari. I carabinieri hanno sequestrato una bombola di gas, che fortunatamente non è esplosa. L’hanno trovata nell’appartamento dove è scoppiato il rogo. Potrebbe essere il possibile innesco delle fiamme. Le indagini sono in corso, ma il sospetto è che il 58enne stesse compiendo forse qualcosa di illecito. Diversi testimoni hanno riferito di aver udito un boato, che ha fatto tremare i vetri alle finestre, seguito da altre esplosioni più piccole. L’allarme è scattato poco dopo le 13.30, in via Federico Borromeo, nel quartiere di Pescarenico, dove un incendio ha divorato il tetto di un edificio residenziale. In posto si sono precipitati i vigili del fuoco del comando provinciale. "Siano intervenuti in cinque strade con altrettanti mezzi di soccorso, un’autopompa serbatoio, un’autobotte, l’autoscala, un carro aria e un mezzo di un nostro funzionario – spiegano i vigili del fuoco -. Abbiamo prestato le prime cure a una persona ustionata poi affidata ai sanitari di Areu". Per precauzione sono stati mobilitati pure i soccorritori dell’eliambulanza. Tutti gli altri inquilini sono stati evacuati sani e salvi, ma poteva essere una strage. L’intera zona è stata delimitata e dichiarata off-limit per permettere ai soccorritori di lavorare in sicurezza ed evitare il coinvolgimento di passanti. I vigili del fuoco hanno impiegato ore per circoscrivere e spegnere le fiamme, ma le operazioni di messa in sicurezza sono proseguite fino a notte fonda.