DANIELE DE SALVO
Cronaca

Valanga in Grignetta durante l'esercitazione dei vigili del fuoco: scatta l'allerta

Immediato l'intervento: non risultano feriti né dispersi

I vigili del fuoco impegnati durante il sopralluogo (foto dei Vigili del fuoco)

Lecco, 15 febbraio 2021 - Doveva essere solo un'esercitazione antivalanga, ma l'allarme è scattato per davvero. I vigili del fuoco del Saf di Lecco, specializzati nel soccorso speleologico alpino fluviale, questa mattina erano impegnati in un'esercitazione sulla neve ai Piani dei Resinelli, quando un escursionista li ha avvisati di una possibile slavina dalla Cresta Cermenati in Grignetta. I vigili del fuoco specialisti di soccorso in montagna hanno effettuato immediatamente un sopralluogo in quota per verificare la portata del distacco di neve e soccorrere eventuali persone rimaste sepolte sotto la neve.

Fortunatamente nel momento in cui si è verificata la slavina in zona non si trovava nessuno e non risultano quindi feriti né dispersi. L'allerta è stata immediatamente diramata anche ai tecnici del Soccorso alpino e agli esperti di Regione Lombardia che si occupano di monitorare la situazione e aggiornare i bollettini meteo e sul rischio di valanghe. Attualmente il rischio resta marcato anche se in diminuzione verso il moderato. “Il manto nevoso distribuito irregolarmente in generale presenta un buon consolidamento su diversi pendii – si legge sul bollettino di Arpa Lombardia -. In alcune localizzazioni sottovento oltre il limite del bosco internamente sono ancora presenti strati deboli caratterizzati dalla presenza di sabbia sahariana che crea discontinuità, mentre più superficialmente sono presenti recenti lastroni da vento di media ed elevata coesione che risultano poco coesi con lo strato sottostante. Sui versanti meridionali e zone soleggiate, fino ai 2.200-2.300 metri e localmente anche oltre, sono presenti croste da rigelo portanti. Alle fasce altimetriche minori, e alle esposizioni meridionali prevalentemente sui settori Prealpini, permangono attivi i movimenti lenti basali del manto nevoso, rallentati dalle basse temperature”.