“Ho inserito la chiave nel blocchetto dell’accensione, l’ho girata e si è subito verificata l’esplosione". Gli rimbombano ancora le orecchie, è molto scosso, ma sta tutto sommato sta bene il ragazzo di 26 anni de La Valletta Brianza a cui sabato mattina è esplosa l’auto. Accomodata seduta accanto a lui, c’era pure la sua ragazza, una 23enne di Castello Brianza, che stava per riaccompagnare a casa.
I due erano appena saliti sulla Renault Clio di lui, posteggiata sotto il porticato del condominio dove abita in via Rivazza, una parallela della Statale Briantea Como - Bergamo. Appena il 26enne l’ha messa in moto, si è verificata una deflagrazione dentro l’abitacolo, senza alcuna vampata visibile, solo uno scoppio che ha provocato un gran botto, udito a chilometri di distanza e un’onda d’urto che ha divelto verso l’esterno le portiere e mandato in frantumi tutti i finestrini, compreso il parabrezza.
“Sembrava una bomba”, raccontano i residenti della zona che si sono riversati in strada. I due fidanzatini sono stati soccorsi dai sanitari di Areu, compresi i soccorritori dell’eliambulanza di Milano, perché inizialmente si è temuto un disastro. Sul posto anche i vigili del fuoco, sia dal comando provinciale di Lecco, sia dal distaccamento di volontari di Merate, e i carabinieri della caserma di Brivio, che hanno circoscritto tutta la zona per timore di altre possibili esplosioni. Non è ancora chiaro infatti cosa abbia innescato la deflagrazione.
L’utilitaria è pressoché nuova, è alimentata a benzina, non a metano, un particolare che magari avrebbe potuto giustificare una deflagrazione simile e non è stata modificata. "A bordo non avevo nulla di pericoloso", assicura inoltre il 26enne, che è stato poi trasferito in ambulanza e ricoverato in ospedale, all’Alessandro Manzoni di Lecco. "Mai visto nulla di simile", manifestano stupore pure i soccorritori che sono intervenuti dopo l’incidente. L’ipotesi più accreditata sembra quella di un problema meccanico o comunque di un incidente, certamente non di un attentato. Per cercare di svelare quello che al momento resta comunque un mistero, la Clio è stata posta sotto sequestro.