FABIO LANDRINI
Cronaca

Multisala, Valmadrera fa pressing

Il progetto sull’ex area Fomp al vaglio dei tecnici della Regione

Scorcio dell'area Fomp

Valmadrera. 10 agosto 2018 - Dal 2014 si parla di cinema a Lecco. A Valmadrera, invece, la discussione è durata molto meno, e ora c’è un progetto concreto per un multisala proprio al confine con Malgrate, ovvero nella ex area Fomp. Dove prima c’era una fonderia adesso potrebbe sorgere una sala cinematografica, anzi sei. «Per ora stiamo portando avanti gli atti necessari con Regione Lombardia», spiega il sindaco della cittadina Donatella Crippa.

«Abbiamo inviato i documenti a Milano lo scorso novembre, così i tecnici hanno preso in mano accordo di programma. Ora speriamo di avere novità il mese prossimo, visto che si tratta di un’opera importante per tutto il territorio». Anche perché, in questo caso, si andrebbe a ridare vita a un’area industriale fino a pochi anni fa. «Per prima cosa servirà effettuare una bonifica dell’area – prosegue il primo cittadino –. L’obiettivo è quello di creare un centro, non solo commerciale, ma anche ricreativo e con aree verdi».

«Il progetto dovrà essere inserito nel contesto cittadino, non un pugno nell’occhio, con una parte ciclabile, negozi, 150 parcheggi e ci sarebbero sei sale per proiettare i film. Inoltre ci sarà anche un indotto economico e posti di lavoro in più». Si parla di almeno duecento posti di lavoro. Se il progetto fosse valutato positivamente ci sarebbero «almeno due anni di lavoro» sottolinea Crippa, anche se «ci metterei la firma nel caso dovessero durare così poco». Per costruire il multisala a Valmadrera è stato firmato un protocollo d’intesa con la società Svi.Va srl per l’acquisto dell’area di proprietà della famiglia Roda. L’interesse per l’apertura del cinema sarebbe portata dai gestori del “The space cinema” a Vimercate. L’iter è ancora molto lungo, ma è già più avanzato rispetto agli abboccamenti avvenuti con il Comune di Lecco. D’altronde l’assessore all’Urbanistica Gaia Bolognini ha sempre detto di avere le mani legate da questo punto di vista: «Quello che può fare il Comune è favorire i privati. Spero che ci siano ancora imprenditori interessati». Qualche proposta nel corso degli ultimi tre anni è stata portata avanti, dalla riqualificazione del cinema Marconi alla riapertura del Nuovo e del Mignon, fino al ritorno del Lariano, ma di fatti concreti non ce ne sono mai stati.

«Non è una gara nell’arrivare prima di Lecco sulla partita del cinema, non è una gara – tiene a precisare Crippa –, spero solamente che il progetto possa essere realizzato. Sarebbe un dato positivo per tutto il territorio». Per ora, in tutta la provincia, rimangono solamente i cinema parrocchiali riadattati al digitale. In primis il Palladium nel rione lecchese di Castello che dal 2014 ad oggi rimane l’unica sala cinematografica della città, aperta grazie al lavoro di volontari.