Valmadrera, 7 novembre 2024 – Un ragazzino è stato minacciato con un coltello e rapinato del vecchio cellulare nel parco sotto casa. È successo domenica sera, a Valmadrera, in via San Dionigi, zona residenziale del paese, al confine con Malgrate.
Lo ha raccontato la mamma della vittima, un adolescente di 16 anni. Secondo il resoconto del genitore, il figlio è stato avvicinato da uno sconosciuto: all’apparenza voleva solo chiedergli l’ora, ma quando lo ha avuto a tiro ha brandito un coltello che gli ha puntato contro, obbligandolo a consegnarli un telefonino, un vecchio modello che vale poco. Lui era da solo, era già buio, nessuno poteva vederlo né aiutarlo e ha dovuto arrendersi subito. È successo tutto molto in fretta, sebbene alla vittima quella manciata di secondo sono parsi come un’eternità.
"Era un nordafricano”, sottolinea la mamma del 16enne, che ha poi accompagnato il figlio in caserma dai carabinieri per sporgere regolare denuncia. Sottolinea tuttavia che non ha alcun “intento razzista”; semmai vuole solo «fornire indicazioni oggettive per mettere in allerta gli altri». I militari stanno ora vagliando il racconto attraverso la ricerca di riscontri oggettivi per poter provare a identificare e rintracciare il colpevole, anche attraverso il numero del cellulare che ha rubato. Non sarebbe comunque la prima volta che a Valmadrera si verificano episodi del genere, che hanno come protagonisti minorenni, spesso giovanissimi, di appena 12 anni, sia come vittime, sia come autori.
"La vita è più importante di qualsiasi oggetto, indipendentemente dal valore economico che ha – prosegue inoltre la mamma del 16enne -. Penso sia giusto sottolineare il valore dell’unica cosa veramente preziosa. È necessario tornare a una comunità educante, solidale e che sia di esempio per i più giovani”.