Cassina Valsassina (Lecco), 19 novembre 2024 – Nessun segno di violenza, né sulla madre trovata morta, né sul figlio in fin di vita soccorso in extremis.
Sarà l'autopsia, con i relativi esami tossicologici, già fissata per domani a stabilire le cause della morte di Margherita Colombo, la 73enne di Cassina Valsassina che ieri mattina è stata trovata senza vita nella sua abitazione, al piano rialzato di una palazzina al civico 18 di via Castello. In casa con lei c'era anche il figlio Corrado Paroli, operaio di 48 anni: lui era incosciente ma vivo e adesso è ricoverato in ospedale, all'Alessandro Manzoni di Lecco. Il sospetto è che abbia tentato un gesto estremo ingerendo dosi eccessive di farmaci, probabilmente barbiturici, forse gli stessi che potrebbe aver somministrato alla mamma. Anche per lui si attende però l'esito degli accertamenti clinici per sapere come e perché sia collassato.
L'abitazione del mistero per ora resta sotto sequestro. Su disposizione del magistrato di turno incaricato di coordinare le indagini svolte dai militari del Nucleo investigativo di Lecco, i carabinieri hanno apposto i sigilli a tutti i varchi di accesso, finestre e porte-finestre comprese, sebbene al momento sembra escluso il coinvolgimento di altre persone. “Sono al vaglio gli elementi acquisiti al fine di ricostruire la dinamica dell'accaduto”, spiega Ezio Domenico Basso, procuratore capo della Procura della Repubblica di Lecco.
Al momento l'impressione è possa trattarsi di un caso di omicidio–tentato suicidio. Sembra che già in passato Corrado avesse manifestato tristi propositi, sia in seguito a vicissitudine giudiziarie legate alla rimborsopoli lombarda per la quale era stato condannato, sia per difficoltà familiari. Modalità e motivazioni, come la volontarietà o meno, restano tuttavia tutte da verificare e accertare.