DANIELE DE SALVO
Cronaca

Valsecchi e Sesana fanno ricorso in Cassazione: udienza l’11 marzo

Lecco, gli avvocati dei due ex funzionari della Provincia chiedono l’assoluzione dopo le pene dimezzate in Appello

Il crollo del ponte nel 2016 aveva causato la morte di Claudio Bertini

Il crollo del ponte nel 2016 aveva causato la morte di Claudio Bertini

Una dramma ancora senza giustizia e che rischia di restare anche senza colpevoli. Quasi 100 mesi sono trascorsi dal crollo del ponte di Annone, che il 28 ottobre 2016 è costato la vita a Claudio Bertini, istruttore di tennis di 68 anni di Civate, travolto e ucciso dal cavalcavia franato sulla Milano–Lecco mentre stava tornando a casa al volante della sua Audi A3 Sportback. L’11 marzo si aprirà il processo in Cassazione. Ad appellarsi sono stati l’ex dirigente del settore Viabilità della Provincia di Lecco Angelo Valsecchi e il suo funzionario sottoposto Andrea Sesana. Al termine del processo di primo grado a Lecco, nel settembre 2021, Valsecchi, poi promosso al Viminale, era stato condannato a 3 anni 8 mesi, mentre Sesana a 3 anni, insieme al dirigente di Anas Giovanni Salvatore condannato a 6 mesi.

Omicidio stradale, lesioni stradali, disastro colposo e crollo di costruzione le accuse. In Appello, lo scorso aprile, il dirigente di Anas è stato però assolto perché il cavalcavia franato non rientrava nel censimento delle opere che appartengono ad Anas, sebbene a occuparsene siano sempre stati i cantonieri della società. Per gli altri due invece le pene sono state più che dimezzate: 1 anno e 4 mesi a Valsecchi e 1 anno e 4 mesi con il beneficio della sospensione e della non menzione a Sesana, riqualificando il capo di imputazione di omicidio stradale in omicidio colposo. Gli avvocati del dirigente e del funzionario chiedono ora l’assoluzione o un’ulteriore riformulazione al ribasso del verdetto.

Daniele De Salvo