DANIELE DE SALVO
Cronaca

Valvarrone, ciclista in arresto cardiaco dopo la pedalata: salvato grazie al defibrillatore installato in un posteggio

L’uomo, di 45 anni, ha accusato un grave malore dopo 20 chilometri di salita. Una dottoressa che era sul posto è riuscita a rianimarlo usando il dispositivo semiautomatico

Un defibrillatore semiautomatico

Un defibrillatore semiautomatico

Valvarrone (Lecco), 13 ottobre 2024 – Un ciclista di 45 anni si è sentito male ed ha accusato un arresto cardiaco dopo la pedalata di 20 chilometri di salita. La prima a soccorrerlo è stata una dottoressa, che è riuscita a rianimarlo grazie al defibrillatore automatico installato in un vicino posteggio.

Il quarantacinquenne, partito da Dervo in sella alla sua bici, è stato colto da arresto cardiaco vicino al rifugio Roccoli Lorla a Introzzo, in Valvarrone, a poco meno di 1500 metri di quota, dopo una lunga salita e un dislivello di oltre mille metri in bici. Si è accasciato a terra nel parcheggio appena a valle del rifugio, dove è posizionato un dae, un defibrillatore semiautomatico. Una dottoressa che si trovava lì per conto proprio ha subito compreso la gravità della situazione.

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In attesa dell'intervento dei sanitari di Areu, lo ha rianimato utilizzando il dispositivo. Poco dopo sono intervenuti i volontari del Soccorso bellanese e i soccorritori dell'eliambulanza di Sondrio, che hanno stabilizzato il paziente e lo hanno trasferito d'urgenza in ospedale a Lecco direttamente con il mezzo di emergenza aereo. Il ciclista era sempre in gravi condizioni, ma vivo. Senza la dottoressa e il dae invece sarebbe probabilmente morto nel giro di pochi minuti.