La Venezia del lago di Como, bella e corteggiata da migliaia di turisti, che però sembrano più invasori che corteggiatori. Ogni week end, orde di visitatori calano a Varenna, che sta letteralmente scoppiando, per ammirare Villa Monastero, una passeggiata romantica sulla passerella degli Innamorati, un giro in riva al lago.
Le strade e i vicoli diventano immensi parcheggi da cui è impossibile passare, in stazione le persone sono costrette ad accalcarsi sui binari perché in banchina non ci stanno, le file all’imbarcadero solo lunghe centinaia di metri. Un viaggio da sogno si trasforma così in un incubo a occhi aperti, che rischia, alla lunga, di tenere alla larga i turisti più facoltosi, che pagano migliaia di euro per un soggiorno da favola.
I residenti invece sono già scappati. Per continuare a far brillare la Perla del Lario, le uniche soluzioni, per il consigliere regionale lecchese di Fratelli d’Italia Giacomo Zamperini, sono destagionalizzare, cioè rendere Varenna una meta per tutte le stagioni, non solo una gita toccata e fuga in primavera e d’estate, e aumentare il prezzo dei biglietti per i turisti. "La promozione del territorio in alta stagione e concentrata sulle solite mete è un vero e proprio harakiri – sostiene il consigliere regionale –. Bisogna puntare ad una destagionalizzazione del turismo e alla distribuzione delle presenze sul territorio, dato che Varenna è satura. Per una migliore gestione dei flussi turistici, è essenziale creare un rapporto con gli stakeholders e con i privati che fanno impresa, a partire dai tour operator e da chi gestisce servizi di trasporto sul territorio. Bisogna aumentare per i turisti il costo dei biglietti integrati in giornata, con itinerari saturi e solo durante l’alta stagione, cercando contestualmente di sgravare lecchesi e residenti che giornalmente utilizzano i mezzi del servizio trasporto pubblico locale. Sarebbe un primo passo di facile realizzazione per disincentivare il turismo mordi e fuggi".