DANIELE DE SALVO
Cronaca

La nuova Lecco-Bergamo? Nessuna modifica al percorso: si perdono i finanziamenti

Marco Ghezzi, sindaco di Calolziocorte, lo ribadisce dopo l’assemblea pubblica: “La modifica proposta non convince”

Marco Ghezzi, sindaco di Calolziocorte, cittadina interessata dal progetto

Marco Ghezzi, sindaco di Calolziocorte, cittadina interessata dal progetto

Immutabile. Il tracciato della variante della nuova Lecco–Bergamo non può essere modificato. Lo ribadisce il sindaco di Calolziocorte Marco Ghezzi, dopo aver partecipato settimana scorsa ad una assemblea pubblica organizzata dai promotori del comitato Insieme per una diversa Lecco–Bergamo per la quale non ci sono però appunto margini, nonostante sia molto impattante sulla vita di coloro che a Calolzio abitano e lavorano. “La modifica alla variante sottoposta all’assemblea dai promotori del Comitato non convince, perché sposta il problema a Sala, area fortemente urbanizzata, oltre al fatto che, cambiamenti sostanziali al tracciato già approvato non sono possibili, come più volte ribadito in varie sedi, per le ragioni già espresse”, spiega il sindaco.

Il rischio sarebbe infatti quello di ricominciare l’iter daccapo, ritardare ulteriormente i tempi e quindi di perdere gli stanziamenti concessi in vista delle Olimpiadi invernali di Milano – Cortina 2026, poiché la Lecco–Bergamo è considerata un’infrastruttura olimpica postuma, per collegare più velocemente l’aeroporto di Orio al Serio a Lecco e quindi alla Valtellina, sede di alcune gare a cinque cerchi, sebbene l’opera non sarà comunque pronta prima del 2031. Il termine indicato per sbrigare le pratiche e le operazioni di cantierizzazione, in modo da tenersi stretti i 160 milioni disponibili e ottenere quelli che ancora mancano per arrivare ai 230 milioni necessari, è proprio la fine dell’anno olimpico. Il primo cittadino comunque è disponibile a dialogare con tutti per valutare piccoli ritocchi e migliorie e farsene portavoce nelle sedi competenti, senza tuttavia appunto avallare stravolgimenti. «L’opera ormai è stata incardinata e sarà presto finanziata, appena completato il progetto», insiste Marco Ghezzi. Chiedere oltre significherebbe far saltare il progetto.