Lecco, 6 ottobre 2020 - Lecco rimane al centrosinistra. È Mauro Gattinoni il nuovo sindaco di Lecco, che grazie a quella che lui stesso definisce "una rimonta pazzesca" si aggiudica una sfida tiratissima - un derby “da tripla“, come lo si era battezzato alla vigilia del ballottaggio - vinta proprio per una manciata di voti: 31 in più del candidato del centrodestra, Peppino Ciresa. "Trentuno sono sufficienti, ne sarebbe bastato anche uno", spiega Gattinoni nella prima, affollatissima conferenza-stampa da sindaco nel quartier generale di Fattore Lecco. In viale Dante ci arriva mano nella mano alla moglie Paola "a cui dedico questa vittoria perchè ha saputo sostenermi in una campagna elettorale estenuante".
«Ora sappiamo chi hanno scelto i lecchesi e non vedo l’ora di inziare", continua Gattinoni che spiega le sue ragioni di come in una decina di giorni sia riuscito a recuperare il gap che lo vedeva in ritardo di 1.800 su Ciresa. "Al secondo turno non ci sono sigle, partiti e così i cittadini hanno potuto riflettere lasciando da parte la tifoseria. Ha vinto il nostro il progetto, una squadra e le persone. C’è stata una sintonia tra tutte le compagini della colazione nel modo di intendere una città che ha avuto il consenso dei cittadini, un modo di intendere Lecco che è la speranza e fiducia nel futuro".
Il neo sindaco poi racconta una vigilia "in cui mi sentivo sollevato e sereno perché sapevo di aver fatto tutto il possibile". A due passi c’è Giovanni Cattaneo, figlio di Alberto (assessore della Giunta Boscagli), che ha “firmato“ la campagna elettorale del neo sindaco, dettandone tempi e modi. "Perché abbbiamo vinto? Continuo a pensare che i nostri contenuti alla fine abbiano pagato. Anche quando eravamo in netto svantaggio, non abbiamo cambiato la nostra strategia e alla fine ha pagato".
Dal guru della comunicazione , che ha consigliato l’aspirante sindaco insieme al portavoce, Stefano Vassena, al vero stratega politico della coalizione, Alfredo Marelli, il primo a decidere di investire su Mauro Gattinoni in tempi non sospetti. "Non è stato un percorso facile la gente alla fine ha premiato le idee - spiega il segretario Pd -. La città deve essere grata a Mauro che si è messo in gioco. Questa vittoria conferma che noi avevamo un progetto in cui la città si è ritrovata, rifiutando le idee populiste di Salvini e Meloni che non portano da nessuna parte".
Tra strette di mano e bandiere che sventolano c’è anche il Gianmario Fragomeli, arrivato in viale Dante per festeggiare insieme al neo sindaco. "Mauro è riuscito a trasmettere la forza del programma della coalizione", spiega raggiante il deputato democratico". "Ciresa? Rimane una grande stima per l’uomo ma Gattinoni è un’altra cosa, ha una marcia in più e in questa volata finale lo si è visto chiaramente". Nella sede di Fattore Lecco è un tripudio di abbracci, sorrisi a cui non si sottrae nemmeno il consigliere regionale Pd Raffaele Straniero. "È stata una grande impresa - ci spiega - soprattutto perché vincere così non è affatto facile. La verità è che nel finale la differenza l’ha fatta proprio Mauro con la sua maggiore freschezza ed energia, ha saputo ricucire la comunità su un progetto più partecipato".
Una vittoria dal sapore particolare anche per Alberto Anghileri. "È una grande soddisfazione per la nostra lista che passa da uno a tre consiglieri, ma anche per tutta la coalizione- spiega il capogruppo di Con la Sinistra cambia Lecco -. Dopo una vita all’opposizione mi ritroverò in maggioranza e non sarà facile ma mi serviranno gli anni vissuti in Cgil dove ho imparato a mediare". Alla festa non poteva mancare Alessio Dossi (Ambientalmente). "Sono felice perché ha vinto la persona giusta e la città lo ha capito".